MERCOLEDI' 27 APRILE 2016 - Ore 20.00
CASA DELLE ASSOCIAZIONI, via Cimabue 16, S.Polo, Brescia
ASSEMBLEA INFORMATIVA PUBBLICA SULLA NUOVA LEGGE REGIONALE ERP CHE
AUMENTA I CANONI D'AFFITTO E VENDE LE CASE AI PRIVATI
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LA NUOVA LEGGE REGIONALE DISTRUGGE L'EDILIZIA POPOLARE
NO alla svendita del patrimonio immobiliare pubblico!
NO all'aumento dei canoni d'affitto!
NO alla precarietà abitativa!
Riguardo alla nuova legge sull'Edilizia Residenziale Pubblica,
presentata dalla Giunta regionale a guida leghista lo scorso 6 novembre
e in attesa di approvazione dal Consiglio Regionale, non si sa ancora
tutto perché ALER, Regione ed enti locali non si stanno preoccupando di
fornire alcun tipo di informazione a coloro che vivono negli alloggi
popolari, né a coloro che sono in attesa di un'assegnazione. E' certo,
tuttavia, che si tratti di una proposta di legge che andrà a gravare
ulteriormente su chi vive nelle case popolari e rendendo ancora più
difficoltoso l'accesso (oltre che probabilmente la permanenza) agli
alloggi ALER. Infatti:
ABOLISCE le assegnazioni per emergenza sfratto: tra i requisiti
necessari, lo sfratto per morosità incolpevole non darà più punteggio in
graduatoria ALER. Questo limiterà pesantemente le possibilità di accesso
alle case popolari, obbligando le persone a rivolgersi a gestori
privati.
SVENDE: si parla di 3.000 assegnazioni di alloggio all'anno, contro le
51 mila richieste di sfratto e i 6.600 sfratti eseguiti. La domanda è
nettamente superiore all'offerta e nonostante questo si vuole svendere
il 15% ( 22.500 case) del patrimonio per consegnarlo ai privati. Non c'è
nessun cenno ad un piano di manutenzione per rendere assegnabili le
numerose case lasciate vuote. L'obiettivo è chiaro, lasciare che gli
alloggi senza manutenzione possano diventare fatiscenti e dare il
pretesto alle amministrazioni di venderli oppure abbatterli, magari per
dar vita a nuovi centri
PRIVATIZZA: Si vedrà un prepotente ingresso da parte dei privati: con
questa nuova legge i servizi abitativi potranno essere forniti anche da
cooperative, enti del terzo settore e imprese edilizie. Questi non si
limiteranno a fornire servizi abitativi ma avranno il compito delle
assegnazioni. Quando i cittadini non saranno più idonei ai requisiti
iniziali, i gestori privati dovranno indirizzarli verso altri servizi
abitativi. Nel caso l'inquilino rifiutasse la mobilità, la legge prevede
il rilascio forzoso entro sei mesi senza proroghe e l'impossibilità di
accedere alle graduatorie per i prossimi cinque anni.
CAUSA la temporaneità delle assegnazioni di casa popolare: dopo 8 anni
verranno rinnovate ma solo in caso di permanenza dei requisiti iniziali,
trasformando così la vita nelle case popolari in una vera e propria
precarietà abitativa.
PREVEDE una spesa di 3,5 milioni per installazioni di videosorveglianza
al fine si evitare occupazioni. Oltre all'installazione di telecamere,
nella legge è presente anche l'istituzione di un portierato sociale, un
custode sociale e l'utilizzo degli spazi vuoti non residenziali come
presidi di sicurezza gestiti dalle forze dell'ordine. Siamo davanti alla
costruzione di un vero e proprio sistema di controllo.
Questa legge, voluta dalla Giunta regionale a guida del leghista Roberto
Maroni, vuole contribuire alla guerra tra poveri; proseguire sulla
strada della distruzione dell'edilizia popolare pubblica per dare sempre
più spazio agli interessi dei privati e ai loro profitti, a scapito del
diritto fondamentale a una casa e a una vita degna per tutte e tutti.
LA NUOVA LEGGE REGIONALE SULL'EDILIZIA POPOLARE AUMENTA I CANONI
D'AFFITTO, DIMINUISCE IL NUMERO DI AFFITTI A CANONE SOCIALE, SVENDE IL
PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO, PRIVATIZZA I SERVIZI.
MERCOLEDI' 27 APRILE 2016
ASSEMBLEA PUBBLICA INFORMATIVA
PRESSO LA CASA DELLE ASSOCIAZIONI IN VIA CIMABUE 16, QUARTIERE S.POLO,
BRESCIA
Movimento di Lotta per la casa di Brescia
Ass. Diritti per tutti - CSA Magazzino 47 - Collettivo Gardesano
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