fyi, i guess sulla opportunita' di fare pagare i corsi di un hacklab
buon anno craloz
----- Forwarded message from Elettrico elettrico@ecn.org -----
Envelope-to: carloz@localhost From: Elettrico elettrico@ecn.org To: ngv@ecn.org Subject: Re: [ngv] [Fwd: Invitation meeting of female media(h)ac(k)tivists during "Digitales days", Brussels 21-22-23 january 2004]
frenesi@kein.org wrote:
trovare modi autogestiti per tirare su soldi vuol dire ad esempio organizzare eventi, che chi entra da sottoscrizione giusto? e perche' dovrebbe essere giusto scollettare per partecipare ad un evento? e non e' lavoro pure quello?
sì, però attenzione alla differenza fra ludico e non, che anche se vogliamo fare finta non ci sia, c'è. perchè ad esempio i corsi all'hacklab sono ad offerta libera e non obbligatoria, mentre le cene di finanziamento no. le cene in questo caso sono l'evento di tipo ludico che mi permette di comprarmi i cavi di rete per i corsi. se io dovessi pagare me stesso, o i materiali, per il corso e non avessi voglia di lavorare per mettere in piedi le cene allora avrei bisogno di far pagare il corso, oppure di avere qualche anima pia che mi dia i soldi. ma se faccio pagare il corso allora "i saperi devono essere liberi" diventa uno slogan un po' più vuoto, se non lo faccio pagare devo trovare qualcuno, un signore, un'istituzione, un ente, una società, che mi versi del denare perchè pensa che faccio una cosa figa. a questo punto preferirei la seconda... con tutti quei meccanismi di dipendenza che conosciamo bene: e se smetto di stargli simpatico? e se dico una cosa che non gli piace? e se da una certo punto in poi decide che non vale la pena darmi soldi? l'annosa questione della dipendenza dal denaro non si risolve in due frasi purtroppo. io ho scelto di non legare la mia partecipazione ad eventi allo scollettare, ergo per cui metto in gioco la mia persona e, con mille contraddizioni, fornisco una piccola parte del mio sapere a qualcuno che mi paga per farlo, e con quel denaro mi muovo per diffondere il più possibile di quello che so. ma una cena di finanziamento per un collettivo non mi fa schifo.
e pensare a cambiare le regole e i regimi del lavoro se il lavoro te lo dai tu?
e pensare che dietro l'angolo c'è il sol dell'avvenir? cosa vuol dire il lavoro me lo do io? che mi faccio pagare per andare in giro a diffondere quello che so? ok, mettiamo caso che accada (figata!). sto andando a parlare ad una platea di manager della new economy che aspettano di sentire idee dalla mie labbra di alternativo della rete? bene, che mi sgancino quanto più possibile... ops, ma allora non è come il mio lavoro salariato? dispensare conoscenze per denaro? se invece sto andando a diffondere saperi aggratis da dove arrivano quei soldi? sarà mica che ho fatto sbattere terzi per farmi pagare? allora che differenza c'è? qualcuno o ha fatto tante cene di finanziamento o ha firmato tante carte.
dici che e' meglio sfruttare e farsi sfruttare?
dico che il labile confine fra sfruttarsi e farsi sfruttare non te ne accorgi quando lo oltrepassi. e non perchè siamo idioti, ma per il semplice fatto che per forza di cose siamo in contraddizione a causa del tipo di società in cui viviamo, la quale impone di avere un reddito per vivere. per cui che io debba andare a scrivere un documento sulla rete del mio ufficio per vivere o che sia costretto a scrivere un nuovo libro o tenere un nuovo corso anche se non ne ho voglia non mi fa molta differenza.
faccio digiuno di penitenza a bruxelles?
no, trovi il modo di finanziarti
byez
new global vision [http://www.ngvision.org]
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