VENERDI' 21 OTTOBRE
ore 20.00 - FRONTE SCUOLE CALINI - VIA BATTAGLIE
CORTEO-PARADE per le vie del Carmine. Contro l'ordinanza, viviamo il quartiere!
Con musica, le percussioni dei Legau da Metro, giocoleria, bevande e socialità!
SABATO 22 OTTOBRE
ore 18.01 - SCATTA L'ORDINANZA....TRASGREDIAMOLA
COLLETTIVAMENTE! APERITIVO D'ASPORTO AL CIRCOLO DI RADIO ONDA D'URTO
(via Battaglie 29) E A SEGUIRE PER LE VIE DEL QUARTIERE!
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CARMINE SICURO CON SOCIALITA' E CONDIVISIONE, NON CON ORDINANZE ED ESCLUSIONE!
Ancora una volta il quartiere del Carmine torna a essere al centro del dibattito cittadino.
A seguito dell’incontro del Comitato per l’ordine e la sicurezza
pubblica in Prefettura, è stata annunciata la nuova norma “antimovida”
nel quartiere: il divieto di vendita di alcolici – da asporto – esteso a
tutte le vie del rione, dalle 18 alle 6 del mattino, e la chiusura
anticipata di alcuni prescelti esercizi commerciali dalle 20.
Nonostante siano stati diffusi i dati relativi al calo complessivo di
reati in città, la giunta democratica di Del Bono decide di sanzionare
nuovamente il Carmine.
Nonostante continui a essere terreno di
contesa tra una giunta comunale e l’altra, nel vano tentativo di
cambiarne il volto e l’essenza, il Carmine è riuscito a mantenere la sua
forza di luogo d’aggregazione, di relazione sociale, di attraversamento
cittadino, di creazione e trasformazione dal basso.
Ancora una
volta, invece, in nome di una sicurezza fittizia (le strade sono più
sicure quando più vive e frequentate), si vuole contenere e soffocare la
vita della città e di chi la vive.
In uno degli ultimi luoghi
estranei alle retoriche della Brescia vetrina, completamente svuotata di
vitalità sociale e priva di luoghi d’aggregazione salvo essere
imbellettata per i “grandi eventi”, l’amministrazione comunale chiude
gli spazi pubblici e ne ordina il coprifuoco. Nella retorica
antidegrado, sceglie quindi il pugno di ferro invece che portare la
riflessione ai soggetti in causa.
Ancora una volta si vuole
spostare l’attenzione dai reali problemi e dalle trasformazioni della
città cui stiamo assistendo, per tornare a criminalizzare e
colpevolizzare i soggetti che vivono e intervengono realmente per lo
sviluppo di questo luogo.
Vogliono costringere al coprifuoco
chi il fine settimana vorrebbe godere del proprio tempo, fuori dagli
orari del lavoro precario e dalla settimana di corse tra lavori in nero e
l’incertezza di arrivare a fine mese. Vogliono penalizzare i negozianti
(in particolare, come al solito e senza nulla da invidiare alla vecchia
giunta destro-leghista, quelli di origine migrante) che con i loro
esercizi commerciali riescono a malapena a pagare affitti e mantenere le
proprie famiglie. Vogliono imporre divieti e chiudere spazi in nome di
una ultra-abusata retorica che non coglie la complessità del quartiere,
le esigenze e i bisogni di chi lo vive e attraversa (che deve poter
scegliere tra prendere da bere nei locali oppure nei più economici
negozi), ma che vuole controllare ed escludere.
Contro una città vetrina chiusa, per una città solidale, aperta e libera: trasgrediamo il coprifuoco, viviamo il quartiere!
CSA MAGAZZINO 47