sabato 29 ottobre 2016, h19 - davanti alle scuole elementari Calini
PRIMA INIZIATIVA: APERITIVO DA ASPORTO CON MUSICA!
UN VOLTA AL MESE TRASGREDIAMO COLLETTIVAMENTE L'ORDINANZA E CREIAMO
MOMENTI DI SOCIALITA' LIBERA, CONFRONTO, CONDIVISIONE IN QUARTIERE!
**Seguiranno prossimamente altre iniziative, come dibattiti e assemblee**
Stay Tuned!
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CHI DECIDE SULLA CITTA'? CHI DECIDE SUL CARMINE?
Vivi bene nel tuo quartiere?
Nella via dove vivi ti danno fastidio certi rumori? La sera vuoi andare
a dormire senza nessun disturbo? Quando torni a casa la sera vorresti
sentirti protetto/a e sicuro/a? Hai difficoltà a interagire con i
vicini, i negozianti o chi semplicemente attraversa il Carmine? Hai
visto molte trasformazioni di questi luoghi? Vorresti uscire con amici e
amiche ma il reddito non ti permette di andare al bar, al cinema o al
ristorante?
Come risponderesti a queste domande? E come
risponderebbe il tuo vicino di casa, o la donna che abita nel palazzo
dall'altra parte della strada? Come risponderebbe un tuo parente?
Tante vite diverse attraversano ogni giorno la città e il quartiere
dove viviamo, tante persone con esigenze diverse provano a convivere.
Non pensiamo ci sia un solo modo di vivere, come non esistono solo
necessità individuali quando si vive in un condominio, in una via,
dentro una comunità, nella città.
Spesso per rispondere a problemi
pubblici, si confondono il decoro, il silenzio, l’ordine e l’assenza di
persone in piazze e strade come vie corrette e positive per trasformare
una città. Non esiste la vita giusta. Ci pare un po' limitante e triste,
questo è un ragionamento che può andare bene per il salotto di casa, ma
la città non è il salotto di casa.
La delibera comunale che
vieta la vendita di alcolici ad alcuni luoghi di consumo nel quartiere
del Carmine, e ad altri impone di chiudere in orari anticipati, non
risolve il problema della convivenza tra i diversi soggetti che lo
abitano e che lo attraversano. Dà l'illusione di farlo e permette
all'amministrazione comunale di dire “noi abbiamo fatto qualcosa”. Ma
chi ha l'abitudine o la necessità di vivere in strada continuerà a
farlo, chi ha bisogno di dormire continuerà a trovare il modo di farlo.
Ognuno penserà di avere ragione, e tutti commetteranno errori e sbagli.
Magari qualcuno si sposterà di 50 metri, ed il problema resterà lì. Il
sacrosanto diritto di dormire si scontra con l'altrettanto giusta
necessità di stare in strada con altre persone. Rispettare le diversità è
faticoso, la ricerca dell'equilibrio, che non sarà mai perfetto, è la
sfida.
Nessuno può trovare una soluzione se non chi vive il
problema. Non l'amministrazione comunale, non il prefetto, il vigile o
il politicante di turno. Una soluzione collettiva si può trovare solo
riconoscendo che vivere insieme significa confrontarsi e discutere, per
riuscire a raggiungere una convivenza serena ed efficace nello spazio
comune.
Ci piace ricordare che una via piena di persone potrà anche
essere caotica e rumorosa ma probabilmente è più sicura di una strada
buia e vuota. Ma anche che divertirsi non significa fare in ogni momento
quello che si vuole, sapere che attorno ci sono altre persone da
rispettare è importante per non smettere di sorridere durante la serata.
Non avere soldi per andare nei locali non è una colpa e bere una birra
su una scalinata di una chiesa non può essere un problema, soprattutto
in città dove i parchi sono recitanti e le piazze senza panchine, non ci
piace pensare che esistano luoghi di serie a o di serie b, cioè luoghi
dove è tacitamente permesso bivaccare e consumare e altri spazi
limitrofi dove non ci può neanche appoggiare ad un muretto.
Per
questo pensiamo che per rispondere ai problemi del Carmine la delibera
sia insufficiente, e allo stesso tempo dannosa e incapace di centrare il
punto. Rifiutare la delibera è il primo passo per costruire un
quartiere che sappia essere inclusivo ed includente nel rispetto delle
diversità che lo attraversano e lo animano. Ripartire dalla necessità di
dialogare e trovare comunemente, nel protagonismo di ogni singolo
abitante e cittadino, la risposta alla convivenza il più accogliente
possibile per il quartiere.
Chi decide sulla città? Non devono
essere più gli interessi economici e le false proposte
dell'amministrazione comunale. Deve essere chi vive il quartiere a
costruire direttamente il futuro del Carmine e della città e così anche
delle proprie vite, senza negare ad altri e altre la possibilità di
vivere, convivere, e sognare attraversando gli spazi pubblici e comuni.
Senza la necessità di imporre ordinanze o comandare su altri, ma con la
volontà di decidere collettivamente.
SABATO 29 OTTOBRE, ORE 19 - DAVANTI ALLE SCUOLE ELEMENTARI CALINI, VIA BIXIO
CONFRONTIAMOCI: APERITIVO DA ASPORTO CON MUSICA
TRASGREDIAMO COLLETTIVAMENTE L'ORDINANZA E CREIAMO MOMENTI DI SOCIALITA' LIBERA, CONFRONTO, CONDIVISIONE IN QUARTIERE!
MAGAZZIONO 47