Carissimi, vi propongo un brano , breve di un
grande scrittore, troppo spesso dimenticato e troppo poco indagato , della
storia resistenziale italiana, COMANDANTE DI DIVISIONE DELLE BRIGATE GARIBALDI
DEL PIEMONTE, NUTO REVELLI, padre di marco.
Per me un ispiratore di vita ed azione.... Vi
prego fatene tesoro.
Nel suo libro " il disperso di
Marburg" a pagina 7( ed einaudi, 1986) così scrive: " la guerra
era la guerra,-mi dicevo,- e in quei venti mesi ogni tedesco ucciso voleva dire
una pallottola ben spesa, un nemico in meno "...... L'immagine di quel
cavaliere solitario che s'intravedeva a scherzare con i bambini mi infastidiva,
mi sembrava troppo leziosa per essere autentica. Rivedevo davanti agli occhi i
bambini ebrei di Stolbzj, ridotti come passeri a cui avessero spezzato le ali, e
continuavo a pensare che tutti i tedeschi, e non solo le SS di Stolbtzj,erano
bestie , e non uomini. Ma questa reazione istintiva non mi portava lontano. Non
bastava a rimuovere qull'immagine del"tedesco buono" , che introduceva
una nota di disordine nell'ordine delle mie certezze.
" Forse non erano tutti uguali i
tedeschi" mi dicevo nein rari momenti di serenità, ma a denti
stretti, come se temessi di concedere troppo a un nemico che meritava solo
odio e disprezzo.
....Quando la fantasia mi prendeva la mano, mi
immedesimavo pericolosamente in quel "disperso2 e lo vedevo giovane, ma
già segnato dalla guerra, già stanco"dentro"come un
vinto.
Proprio com'ero io dopo
l'esperienza del fronte russo.Ma non appena la pietà sembrava prendere il
sopravvento, scattava l'alarme, e intermpevo i miei sogni a occhi aperti."
DOBBIAMO TENERE APERTI GLI OCCHI DI FRONTE ALLA
PIETA' CHE PRENDE IL SOPRAVVENTO?
CIAO WALTER
ps Consiglio di leggere di Nuto Revelli : "
la guerra dei poveri", l'anello forte" " il prete giusto",
Il disperso di Marburg" " il mondo dei vinti"( ed einaudi)