Vento
del NEWROZ
Bollettino
della delegazione di osservatori del Capodanno Kurdo, numero
3
20 marzo 2002
È stata concessa l’autorizzazione per i
festeggiamenti del Newroz a Amed, Adana, Van, Hakkari,
Bingol, Kiziltepe
È stata negata a
Silopi, Mersin, Istanbul
Notizie in breve
Ad Istanbul la richiesta di autorizzazione per il Newroz,
presentata da 30 associazioni ed organizzazioni, è stata respinta, mentre è
stata autorizzata la festa del Nevruz alternativa turca da parte del MHP (lupi
grigi).
La Piattaforma democratica ha protestato per il provvedimento
poiché avrebbe potuto essere un Newroz da festeggiare insieme, kurdi e turchi in
pace, una grande festa di fratellanza.
A Diyarbakir un interprete
che ieri accompagnava la delegazione durante gli incontri con le
associazioni, oggi è stato fermato dalla polizia. Stasera ancora non si sa nulla
di lui.
Nelle città, nei villaggi la gente ha acceso i fuochi, la polizia
sta fermando, arrestando, allontanando le persone, ma i kurdi stanno continuando
le manifestazioni.
Newroz Piroz
be!!!.....
Gruppo Istanbul /
Van
Abbiamo incontrato il
Sindaco e gli amministratori della cittadina di Bostanici che dista 5-6 km da
Van, di cui è praticamente un sobborgo. Abbiamo discusso dello stato di un
progetto di cooperazione tra il Comune di Alessandria e questa cittadina per la
realizzazione di una rete idrica di acqua potabile. Il sindaco ci ha illustrato
le difficoltà burocratiche che il governo turco frappone alla realizzazione e al
finanziamento del progetto e ci ha detto che se si facesse come a Dogubayezit, e
cioè se il progetto fosse sponsorizzato dalla Feder. Mond. Città Unite, i tempi
sarebbero piu' veloci e la realizzazione piu' sicura. Successivamente abbiamo incontrato il
sindacato degli insegnanti: Abbiamo potuto ascoltare i racconti della grave
repressione che subiscono gli insegnanti democratici, i quali, sia perchè
appoggiano la lotta per l'insegnamento della madre lingua, sia perché sono
aperti verso gli studenti e sui temi della democratizzazione della Turchia, sono
colpiti da provvedimenti repressivi (trasferimenti di ufficio, sospensioni...) o
processati. Ben 40 insegnanti, in tutto il Sud_est sono attualmente in
prigione.
Abbiamo
incontrato la Goc- Der di Van, che ci ha illustrato la drammatica situazione dei
profughi nella zona di Van. Con quest'ultimo incontro abbiamo concluso il
programma degli incontri a Van. Questa sera siamo ospiti dell' Hadep che ha
organizzato una festa per le delegazioni straniere (ci sarà anche una
delegazione tedesca che sta nel nostro stesso albergo)
Oggi il clima è molto teso. La polizia ci controlla da vicino e ci sta addosso.
Al sindacato insegnanti pretendeva di essere presente all'incontro. Ma
insegnanti si sono opposti e ci hanno lasciato soli all’incontro.
Gruppo di Bingol-Mus
Nella città di Mus non è stata data l'autorizzazione
per i festeggiamenti del Newroz. Ma domani Hadep, IHD, Kesk, festeggeranno
comunque e cinque italiani resteranno con loro. Lungo la strada ci siamo fermati a Solhan, dove è stato
vietato il Newroz, ma la gente ha intenzione di festeggiare ugualmente.
A Mus il clima è teso, due dirigenti dell'Hadep sono
stati minacciati dalla polizia" Vi faremo fare la fine di quelli di Silopi".
È vietata la musica kurda e perfino cantare "Bella
ciao" che ormai rientra anche nelle manifestazioni autorizzate dal regime.
I turchi di Mus sono
poliziotti, insegnanti, funzionari dello stato. L'Iman di Mus ha partecipato all'incontro della delegazione con Hadep e
IHD, ci riferisce di essere stato
minacciato, così pure i suoi familiari. Il precedente Iman è stato ucciso perchè
aiutava i kurdi. Domani a Bingol, si festeggia il Newroz.
Gruppo Diyarbakir
Seguendo le mura
bizantine che circondano la parte interna della città, arriviamo nella zona
abitata dagli sfollati. Malgrado la situazione di desolante povertà quello che
ci colpisce è l'estrema dignità delle persone che incontriamo.
Andiamo quindi a
visitare un ambulatorio pubblico, dove il personale presta servizio
volontariamente e gratuitamente. Dall'incontro, ricaviamo informazioni sulla
sanità turca. Dopo un breve giro per la città sotto una pioggia battente,
visitiamo la libreria Avesta, che vende e pubblica libri nella lingua proibita.
La responsabile della libreria ci spiega tra l'altro che è permesso scrivere,
pubblicare e anche vendere testi in curdo, ma chi li acquista puo' avere
problemi con la giustizia. Proibirne la pubblicazione infatti significherebbe
riconoscere l'esistenza della lingua curda. Al contrario, è proibita la
pubblicazione di libri in turco sulla questione curda. Per parlare invece di
cifre, ci viene fatto l'esempio di uno scrittore esiliato molto famoso che con
la sua ultima opera in un mese ha venduto 204 copie, e per un libro in curdo una
cifra del genere risulta essere un vero successo.
In
mattinata avevamo in programma di andare all'universita' con le
nostre guide, che pero' ci hanno avvisato che c'era polizia dappertutto
perche' non si voleva che entrassero giornalisti europei. Abbiamo quindi
riorganizzato i programmi e siamo andati all'incontro con
IHD. Successivamente, alla sede dell'Hadep, siamo riusciti a parlare
con calma e dovizia di particolari con i due studenti universitari che
avevamo gia' incontrato con l'altro gruppo italiano. All'uscita,
abbiamo avuto la pessima idea di fermarci per strada a discutere su dove
andare a mangiare. Eravamo insieme alle nostre guide e una
coppia staccatasi dalla delegazione svizzera. Mentre discutevamo, sono
arrivati due poliziotti che ci hanno chiesto i documenti e fatto alcune
domande. Una delle nostre guide che evidentemente conoscevano gia'
come facente parte dell'Hadep e' stata perquisita, ma alla fine ha
potuto andarsene apparentemente senza grossi problemi. Anche noi in realta'
non ne abbiamo avuti, ma questa vicenda ha implicato un ulteriore cambio di
programma, per timore di essere seguiti.
Siamo andati alla
redazione del settimanale Gündem, dove avevamo appuntamento con la
caporedattrice. Il filo rosso che ha legato tutti
gli incontri di oggi e' stato quello della liberta' di espressione, che è
il problema piu' urgente da risolvere in Kurdistan, senza il quale, come ci
e' stato spiegato da tutti, non e' possibile che nasca un
movimento civile unito. Apprendiamo al ritorno in
albergo che uno degli interpreti che ci ha accompagnato ieri è stato
arrestato. Attendiamo sviluppi e ci apprestiamo a
festeggiare il Newroz, sperando, tra le altre cose, che non
piova.
Buon capodanno a
tutti!
La
delegazione si rende disponibile ad interviste e a fornire gli informazioni a
tutti colori che ne sono interessati.
Urfa; Francesca 0090.5363526360 Van; Carmine 3356045004 Bingol; Antonello 3357888310
Batman; Nadia 3294159514 Mus; Giuseppe
3281827190
Diyarbakir; Michele
3475207803