Caro Agostino, poni argomenti veri ma allo stesso tempo "inclusivi" del percorso stesso di exa, tu dici che la campagna exa è priva di prospettive, io invece penso che non si leggano le prospettive politiche e culturali e quindi si vive "exa" come un "giocattolo".
Infatti le prospettive sono lì da vedere, l'azione politica verso la produzione armiera non può passare attraverso organismi come opal, con tutta l'importanza che esso può rappresentare, ma attraverso il concepire la contradizzione di una provincia e città che si dicono di pace , ma che nel contempo ARMANO ESERCITI E POLIZIE DI MEZZO MONDO.
TUTTO QUI, NIENTE DI ARCANO E DI MISTERIOSO,ed il tentativo di sollevare il problema della produzione attraverso la terza fiera di armi più importante del mondo credo sia un buon tentativo di creare contradizzioni all'interno della società.
Il problema è che tanta "trasversalità" bresciana, non concepisce che exa sia una vero problema, perchè lo vive come parte integrante del proprio tessuto. Allo stesso tempo la stessa "trasversalità" che citi è impegnata per la campagna della modifica del regolamento di exa ( dai comboniani a rifondazione passando per la fiom , cgil e commissione della diocesi) come a dire ognuno di noi ha un certo grado di coscienza critica ma ognuno si ferma a secondo dei propri problemi rispetto ai propri referenti, e questo è un altro importante argomento che non può essere licenziato con un semplice messaggio. Il bsf sta iniziando a lavorare sulla questione dell'Agenzia regionale per la riconversione( anche grazie a rifondazione), ed ha collaborato a far nascere la rete regionale contro la guerra, ma anche tutto ciò è difficile, i rapporti con i lavoratori dell"armiero" saranno inesistenti, ma le loro preoccupazioni e resistenze ci sono famigliari, alcune condivisibili e presenti e quindi dobbiamo lavorarci sopra. Questa è la prospettiva che exa ci propone e non coglierla è responsabilità di tutti\e non solo di chi ci sta lavorando da tempo. il disarmo parte da quello che ci troviamo di fronte e noi abbiamo di fronte l'80% della produzione nazionale di armi leggere, ed in lombardia il 50% della produzione di armamento e sitsemi d'arma nazionale.Questa è la realtà e se noi non capiamo che è qui ed ora che dobbiamo fare non credo che potremmo andare da molte parti.
Ora giustamente tu poni alcune criche al BSF che io condivido, ma se tutti gruppi, associazioni ecc..) sono convinti che la questione exa sia importante , perchè non propongono percorsi alternativi o "collimativi" con quello del BSF?
Exa è ventitre anni che esiste ed in questi ultimi anni è stata criticata ancor di più di prima, il bsf è stato relegato a fare la parte della testa d'ariete senza che più di tanto le tante componenti sociali e culturali bresciane anche più potenti e rappresentative abbiano mai espresso un flebile giudizzio, questo vorra dire qualchecosa?
Opal che lo stesso BSF ha contribuito a far nascere cosa dice su exa? si limita a registrare ciò che avviene oppure esprime un suo giudizio che non potrebbe essere che politico?
La militanza è atto politico fatto di passione e di convinzione, quanti sono appasionati alla produzione armiera ed al contributo che essa dà alle guerre ed alla concezione dell'atteggiamento autoritario dello stato nell'uso di armi e " strumenti di sicurezza" che sono eposte ad exa, quanti sono convinti che è urgente porsi queste domande oltre a quei\quelle poche persone che stanno lavorando da anni in questo ambito?
Queste domande non possono essere poste solo ed esclusivamente al BSF ma sopratutto a tutti quei soggetti che storicamente sono impegnati su questioni di pace e guerra, quando ognuno saprà domandarselo assieme, allora forse il "giochino" diventerà comune ed allora potremmo sentirci quasi soddisfatti, questo è quello che sta facendo il bsf, ma a me sembra che ci siano ancora troppi sordi\e.
Un abbraccio Walter -----Messaggio originale----- Da: Agostino Zanotti agzanot@libero.it A: bsf@bresciasocialforum.org bsf@bresciasocialforum.org; urtobs@ecn.org urtobs@ecn.org; pace@bresciasocialforum.org pace@bresciasocialforum.org; ufficio.segreteria@fiom-brescia.org ufficio.segreteria@fiom-brescia.org; luisa.prati@cgil.brescia.it luisa.prati@cgil.brescia.it Data: domenica 14 dicembre 2003 16.41 Oggetto: [Bsf] Re: [Bsf] R: [Bsf] incontro gruppo Pace e Solidarietà
Le sollecitazioni che Walter ci manda sono sicuramente molte e alcune volte pressanti. Da parte mia riesco difficilmente a seguire il lavoro del gruppo pace,
anche
se mi piacerebbe esser più presente. Cercherò di avvicinarmi alla campagna exa2004 anche se ne vedo molto i limiti e la ripetitività in assenza di novità di propositive ( è solo una riflessione).Intendo dire con questo che exa assomiglia sempre di più a un nostro "giocattolino" più che ad un progetto permanente di azione politica verso la produzione armiera. Un altro anno è passato senza sentire i lavoratori delle fabbriche d'armi, non conosco come siano evoluti i
rapporti
con la Camera del lavoro ( ogni anno sempre molto difficili in prossimità dell'appuntamento di exa), l'allargamento di una azione informativa verso i cittadini si è bloccata ( se mai è partita dopo exa), un cartello di forze trasversali che sappiano dialogare a più livelli su questo campo manca.......sono solo alcuni dei nodi da sciogliere. Ho l'impressione comunque che il nodo centrale è legato alle esigue forze militanti che abbiamo e che non ci permettono di essere presenti sul territorio come dovremmo. Mi sembra che ci si debba dare realisticamente
uno
o due obbiettivi e tra questi uno sicuramente è l'allargamento della partecipazione. Ci sarà un motivo perché altre persone non frequentano questo luogo? Per quanto riguarda la questione IRAQ credo che uno dei momenti importanti sia capire che tipo di contributo possiamo dare alle azioni concrete che alcune persone stanno portando avanti in questa direzione. Sarebbe importante richiamare in questo il contributo di tutti.
Il mio impegno, l'ho già detto, è concentrato su OPAL , non posso però evitare di esprimere la delusione nei confronti di una adesione nulla verso questo importante laboratorio cittadino che sicuramente presenta limiti non trascurabili.
Io lancio una proposta per la realizzazione di una " pubblicazione" del social forum che abbia una redazione aperta, che proponga percorsi
formativi
stimolanti e che sia condivisa da tutte le associazioni o persone che costituiscono il social forum. Un bollettino cittadino " alternativo" che informi sulle iniziative in città e in provincia, che dia voce ai vari gruppi di militanza e che sia presente in tutti i luoghi. Chi lo paga? Se non andiamo a Roma per manifestare una volta per un anno è pagato. Ciao Agostino
----- Original Message ----- From: "Walter, Federica" walter.federica@tiscalinet.it To: urtobs@ecn.org; pace@bresciasocialforum.org; ufficio.segreteria@fiom-brescia.org; luisa.prati@cgil.brescia.it; bsf@bresciasocialforum.org Sent: Friday, December 12, 2003 12:51 PM Subject: [Bsf] R: [Bsf] incontro gruppo Pace e Solidarietà
Carissim*, mi rendo conto che abbiamo moltissime cose da fare, e quindi
può
suonare "crudele" proporre un maggior impegno e riguardo nei confronti
della
guerra in Iraq, ma credo sia giunto il tempo di rompere gli indugi e lavorare anche su questo versante, ho già espresso in altri messaggi le
mie
proposte( del resto gereriche), ma credo importante insistere sulla richiesta che compagni\e amici\che, si attivino in tal senso.
il gruppo pace e solidarietà del BSF, sta lavorando come può e come è
capace
sulla questione exa 2004, e sul contribuire a tenere aperte più opzioni rispetto alla guerra ed al disarmo, contribuendo all'attività della "RETE REGIONALE CONTRO LA GUERRA", e sta elaborando percorsi che verranno proposti anche alla plenaria del 18 dicembre ( MI E' SFUGGITO IL LUOGO
DOVE
SI FARA'!), ma credo e penso che sulla questione GUERRA IN IRAQ , il
gruppo
non può fare molto di più.
Serve quindi un impegno intellettivo e pratico di tanti\e di noi per riuscire a produrre iniziative ed azioni a medio e lungo termine.
SO' CHE TUTTI\E SANNO CHE LA GUERRA NON FINISCE CON I BOMBARDAMENTI, MA RICORDARLO E RICORDARCELO, NON E' MAI MALE.
sCUSANDOMI PER LE CONTINUE SOLLECITAZIONI( EPPURE NON CESSERANNO!) vi abbraccio tutti\e.
Walter -----Messaggio originale----- Da: luciana sossi linfavitale@hotmail.com A: bsf@bresciasocialforum.org bsf@bresciasocialforum.org; luisa.prati@cgil.brescia.it luisa.prati@cgil.brescia.it; ufficio.segreteria@fiom-brescia.org
ufficio.segreteria@fiom-brescia.org;
pace@bresciasocialforum.org pace@bresciasocialforum.org; urtobs@ecn.org urtobs@ecn.org Data: mercoledì 10 dicembre 2003 14.44 Oggetto: [Bsf] incontro gruppo Pace e Solidarietà
Il gruppo Pace e Solidarietà si incontra lunedì 15/12/03 alle ore 20.30 presso la Camera del Lavoro in via Folonari.
O.d.g.:
- Campagna Disarmiamo Exa 2003
- Guerra in Iraq: proposte,iniziative ecc...
- Proposte per la plenaria del 18/12
Venite,dai.
Luciana
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