Vento del NEWROZ
Bollettino della delegazione di osservatori del Capodanno Kurdo, numero 1
 

18 marzo 2002 

Gruppo Istanbul/ Urfa

Il 15 e  il 16 marzo la delegazione ha incontrato ad Istanbul L'associazione per i diritti Umani IHD,  L’associazione dei Profughi GOC-DER, L’associazione dei familiari dei detenuti politici TUAD-DER e un gruppo di studenti universitari kurdi. 

L'ultimo incontro ha assunto un significato particolare dato che il 21 marzo, giorno del NEWROZ, inizierà ad Istanbul un processo contro 4 studenti kurdi. Questi sono stati arrestati dopo che il 29 novembre scorso hanno presentato una petizione alla  propria università che, raccogliendo 20.000 firme di cui soltanto 5000 convalidate, richiedeva la possibilità di poter studiare la loro lingua. In tutta la Turchia sono state arrestati un numero imprecisato di studenti per lo stesso motivo. 68 studenti ad Istanbul sono stati espulsi dall’università dopo che i loro nomi erano stati affissi all’università. Anche molti professori sono solidali con gli studenti ma non si espongono apertamente perché hanno paura di essere licenziati e arrestati. Recentemente, a Van altri 600 studenti che erano stati arrestati, nel silenzio totale dei media, sono stati ora rilasciati. La delegazione che si trova ad Urfa, comunicherà ulteriori informazioni su tutti gli incontri nei prossimi comunicati.

La delegazione costituita da: Comitato Kurdistan Firenze, PRC, CPA Firenze SUD, Casa Occupata Cecco Rivolta e Pacaro, Centro di Solidarietà Internazionalista dell’alta Maremma, e i giornalisti.

 Gruppo Diyarbakir/Bingol

Arrivati  a Diyarbakir il 16 puntualmente ricevuti e calorosamente accolti. Godiamo di buona libertà di espressione e di movimento. Il clima sembra disteso, la polizia non ci segue da vicino, ma comunque ci controlla a distanza.

Viaggiamo col "nostro" pullmino" (acquistato con la cooperazione decentrata e  con la solidarietà dei sardi). Il 17 incontriamo, in un lungo e cordiale incontro, le donne dell’Hadep Impressionante il numero delle donne affiliate alla sezione femminile di Hadep nella sola Diyarbakir: 20 mila.

Proseguiamo ed incontriamo le Madri per la Pace. L'atmosfera è più solenne per il carisma delle Madri e la gravità delle tragedie di cui sono state testimoni e vittime. Ci congediamo alle 14, dopo che ciascuna di noi ha ricevuto in dono il velo bianco simbolo della pace.

All'Egitim Sen (sindacato degli insegnanti) l'incontro si rivela interessante sia per l'argomento estremamente attuale che riguarda l'insegnamento della lingua, la situazione degli insegnanti e soprattutto quella delle scuole speciali. Queste scuole sono gli strumenti attraverso i quali il regime prosegue la sua opera di “turchizzazione” forzata.

            Sono state realizzate in questo anno scolastico 13 scuole speciali per bambini kurdi " difficili" che, aggiunte alle 7 preesistenti fanno un totale di 20. Queste scuole prevedono il convitto e, di fatto, sottraggono alle famiglie i bambini per i primi otto anni di vita, chiusi negli istituti dove è proibito parlare kurdo, cantare e fischiettare le canzoni kurde.

Circa 12 mila bambini sono "internati" nelle scuole speciali.

Nell'incontro con la disciolta Associazione dei familiari dei detenuti (Thad-Der) di Diyarbakir apprendiamo che il suo presidente è stato rinviato a giudizio con l'accusa di appartenenza al partito illegale (PKK). Prova della sua attività sarebbe una lettera privata inviata al comitato sardo di solidarietà, mai arrivata, in cui raccontava le circostanze della chiusura dell'associazione avvenuta il 31.12.2001, spiegando la ragione del ritardo dell'invio della fattura del pullmino e concludeva con le parole " grazie per quello che fate per il popolo kurdo".Queste parole sono la prova della sua colpevolezza. Per quell'accusa il presidente dell'Associazione rischia dai 12 ai 15 anni di carcere.

                La delegazione oggi (18 marzo) sarà a Bingol e Mus,  dove resterà fino al Newroz.

               Bingol si trova in una zona al confine con la provincia del Botan dove vige la legge speciale e dove sono sospese tutte le garanzie. Il governo intende estendere a queste zone lo stesso regime di assedio militare che vige nel Botan.

            In questi giorni a Bingol si svolge il processo  contro gli studenti che hanno firmato la petizione per il riconoscimento e l'insegnamento della lingua kurda. Saranno processati, oltre agli studenti, i loro familiari, amministratori dell’Hadep, i membri e i portavoce della Piattaforma Democratica, il presidente e il segretario di IHD di Bingol. In totale 70 persone di cui 23  già in carcere, arrestati nell’anniversario della scomparsa  dei due dirigenti dell’ Hadep della sezione di Silopi. Tra questi, in carcere, proprio i dirigenti di Hadep, IHD e i rappresentanti della Piattaforma Democratica. Già in una prima udienza, nessuno di loro è stato liberato.

                All’udienza del 18 marzo è presente anche una delegazione tedesca composta da nove persone.

Ore 14.00: Notizia flash!!!!!!!!!

Tutti liberi! Si è appena concluso il processo di Bingol:

Sono state liberate le 23 persone incarcerate e gli altri sono stati prosciolti.

La delegazione si rende disponibile ad interviste e a fornire gli informazioni a tutti colori che ne sono interessati.

Urfa; Francesca 0090.5363526360  Van;  Carmine 3356045004  Bingol; Antonello 3357888310  Batman; Nadia 3294159514  Mus; Giuseppe 3281827190 Diyarbakir;  Michele 3475207803   capodannokurdo@hotmail.com