"Il riarmo della polizia municipale del Comune di Brescia (già da tempo
sollecito una riflessione ma nessuno raccoglie!!)"
La sollecitazione di Walter mi dà lo spunto per alcune
RIFLESSIONI:
1) Se con le attuali armi "obsolete" si permettono di sequestrare ragazze
rom e di rapinarle [portar via ai semafori i soldi guadagnati in una
giornata - senza rilasciare ricevuta] cosa succederà quando verranno
premiati con le nuove pistole?
2) Se ora con le vecchie armi si esercitano solo nella caccia …
[View More]allo
"zingaro", all'accattone, all'immigrato ed al marginale, cosa succederà con
le nuove armi?
3) Se nessuno protesta ora che nel mirino ci sono solo i paria, non si
stupisca se domani la nuova polizia municipale (e federalista) attaccherà
scioperanti, movimenti e chiunque non si omologhi o sia di disturbo alla
filosofia della produttività e della flessibilità ed ai padroni della
vecchia e nuova economia, compresi gli armieri.
mi permetto di ricordare quanto scrisse Pastor Neimoeller vittima del
nazismo in Germania
"Prima arrivarono per gli ebrei
e io non levai la mia voce, perché non ero ebreo
Poi arrivarono per i comunisti
e io non levai la mia voce, perché non ero comunista
Dopo arrivarono per i sindacalisti
e io non levai la mia voce, perché non ero sindacalista
Poi vennero per me
ma non avevano lasciato nessuno che potesse levare la voce per me."
saluto tutti/e con affetto
Luigino
----- Original Message -----
From: <walter.federica(a)tiscalinet.it>
To: <bsf(a)bresciasocialforum.org>
Sent: Wednesday, July 10, 2002 4:43 PM
Subject: R: [Bsf] documenti osservatorio
> In riferimento all'aggiornamento, fatto da agostino in merito alla
> questione "osservatorio", rinnovo la mia dissaprovvazione di riunirci il
12
> luglio, per le stesse ragioni sotto espresse, ritengo inopportuno il
> comportamento di Agostino e di padre Giorgio, pur comprendendo la loro
> "fretta".
> Ritengo innoltre che le non risposte, alle mie sollecitazioni piuttosto
che
> a quelle di Agostino, siano deleterie per il BSF e per i progetti politici
> futuri, chiedo a tutti\e di riflettere attentamente su tutto ciò, nel
> frattempo, mi autosospendo dalla funzione di portavoce del "Gruppo Pace e
> Solidarietà", e mi astengo dalpartecipare alle riunioni del BSF fino a che
> ci siano risposte concrete a problemi concreti.
>
> Forse molti di noi , non si rendono conto cosa sta succedendo nel settore
> armiero e armiero militare: faccio solo tre esempi:
>
> - Il riarmo della polizia municipale del Comune di Brescia (già da tempo
> sollecito una riflessione ma nessuno raccoglie!!)
>
> - Il probabile licenziamento degli interinale dalla Berettta di Gardone
VT,
> per "esuberi"( ma non ci hanno sempre detto che eravamo noi a voler far
> licenziare gli operai con i nostri casini?, ma anche qua noi tacciamo !!)
>
> - La TRW è stata rilevata da una multinazionale americana che produce
armi
> e sistemi d'arma e sommergibili da guerra, la TRW di Gardone VT(500
operai)
> o sarà smantellata o dovrà "riconvertirsi" nella produzione bellica,
oppure
> verrà smembrata in tante piccole officine, ove non ci saranno nemmeno più
> le garanzie sindacali!!, noi non diciamo niente?
>
> Rinnovo l'invito ad ognuno\a di noi a riflettere su queste cose che non
> sono certo lo scibile umano, ma terreni di ragionamento e di possibile
> lotta,poichè la lotta la si fà sul concreto e non solo sul teorico!!
>
> Domani sera verrò a dire queste cose per quanti\e non accedono alla ML del
> BSF, poi per un po' non ci vedremo , quindi rinnovo i miei fraterni saluti
> e con affetto vi abbraccio tutti\e.
>
> Ciao Walter
> ----------
> > Da: AGOSTINO ZANOTTI <agzanot(a)tin.it>
> > A: bsf(a)bresciasocialforum.org
> > Oggetto: R: [Bsf] documenti osservatorio
> > Data: lunedì 8 luglio 2002 19.40
> >
> > Carissimi,
> > vi aggiorno sulla riunione tenutasi il 3 luglio alla casa delle
> associazioni
> > ( così come anticipatovi in precedente e-mail):
> >
> > - erano presenti Alessandro Piergentili ( Coordinatore della Consulta),
> > Lorena Pasquini ( Archivio storico CGIL ), Massimo Chiappa ( Consulta ),
> > Michele Brunelli ( ricercatore Università Cattolica nel settore della
> > produzione armiera ), Giorgio Beretta ( Saveriani ) , Rosangela Comini (
> > assessore comune di Brescia ) ed io ( BSF - osservatore )
> >
> > - tutti i presenti hanno concordato sull'importanza di realizzare
> > l'Osservatorio e di quanto questo sia fondamentale per la realtà
> bresciana,
> > in quanto strumento di analisi in settore molto controverso; si è anche
> > convenuto sull'importanza che l'osservatorio abbia una gestione plurima
e
> > sia frutto di una volontà allargata;
> >
> > - dopo lunga discussione in merito alle finalità e alla struttura
> > dell'osservatorio, in comune accordo con Giorgio Beretta , è stata
> > sottoposta la bozza di progetto dell'osservatorio così come discussa dal
> > gruppo pace del BSF, specificando che tale proposta era ancora in forma
> di
> > bozza e che sarebbe stata oggetto di discussione alla plenaria dell'11
> > luglio. Si è ritenuto di procedere in tale modo al fine di confrontare
le
> > diverse opinioni ( ma non divergenti) partendo da una traccia scritta;
> >
> > - si è convenuto di incontrarsi il 12 luglio alla stessa sede per
> proseguire
> > questa discussione informale, ma significativa per l'avvio di un
progetto
> > così importante;
> >
> > Questo a sommi capi e in estrema sintesi è tutto.
> > Saluti e baci.
> > Agostino
> > ----- Original Message -----
> > From: <walter.federica(a)tiscalinet.it>
> > To: <bsf(a)bresciasocialforum.org>
> > Sent: Friday, July 05, 2002 1:32 PM
> > Subject: R: [Bsf] documenti osservatorio
> >
> >
> > > Carissim*, colgo l'occasione che mi fornisce Agostino, per esprimere
> anche
> > > io , seppur in ritardo, le stesse perplessità, aggiungerei una nota di
> > > fraterna polemica.
> > > Da molto tempo questa mailing list, è muta e sorda, ed i motivi sono
> tanti
> > > comprese le prossime ferie, e stanchezze varie, mi sembrava di aver
> capito
> > > che questa macchina dovesse servire per far girare idee, proposte,
> > > informazioni, "portarsi avanti" su alcune cose, mentre ultimamente mi
> > > sembra non serva più a niente, si temono i virus?le pubblicità? e
> allora
> > > come facciamo a combattere questo sistema, se ci fermiamo davanti a
> queste
> > > bazzeccole?Intendiamoci non è l'uso del pc che può cambiare le cose,
ma
> il
> > > fare girare le idee, che dovrebbero preludere alla costruzione di un
> > > progetto, quello si!
> > >
> > > Mi viene da dire, chiudiamo questa ML, e facciamo una plenaria ogni
> > > quindici giorni, dove ci sia tempo anche per discutere di teoria, di
> > sogni,
> > > ma anche di strategia politica, di progettazione politica, del "che
> fare"e
> > > del come farlo.
> > >
> > > Sò benissimo, che la ML non "comprende" tutti\e le persone del BSF, ma
> > > tante si, e se molti\e non ci sono più è anche perchè non si stà
> > > progettando insieme, e perchè ognuno sta andando un po' per la sua
> strada,
> > > legittimamente, ma forse inutilmente.
> > >
> > > Una volta si diceva che per costruire bene una casa si doveva fare
> sette
> > > volte, molti mi potrebbero rispondere " ad avere i soldi", ma delegare
> il
> > > tutto a pochi per un bene così prezioso ed importante, è atto
> incosciente,
> > > ed inutile, voglio dire che dobbiamo prenderci il tempo che ci serve
> per
> > > costruire, ma intanto ragioniamo TUTTI, su cosa e come costruire!
> > >
> > > Legge bossi fini, "altraagricoltura", guerra permanente e produzione
> > > armiera......
> > > tutti terreni di profonda lotta, ma anchedi ...profonda riflessione,
> > > facciamolo in fretta, e ragionamiamo piano.
> > >
> > > "Un'ultima" cosa, non sono d'accordo con Agostino di proporre un
> incontro
> > > con altre associazioni il 12 di luglio per discutere la proposta di
> > > OSSERVATORIO per due ragioni:
> > >
> > > - Se dobbiamo apportare modifiche al documento dopo la Plenaria del 11
> > > Luglio non c'è proprio il tempo per redarre il tutto
> > >
> > > - Credo che non dobbiamo farci influenzare dai tempi altrui(vedi
> > Consulta),
> > > ma dobbiamo elaborare bene le nostre proposte e progetti, se la
> Consulta
> > > vuole proporre un suo progetto lo faccia pure, noi lo valuteremo e
> sulla
> > > base del nostro vedremo "che fare", e cosa la Consulta pensa del
> nostro.
> > >
> > >
> > > Scusate se insisto, il comune di Brescia RIARMA i Vigili Urbani, con
> > > pistole più potenti e precise,(le cal.9x21 semiautomatiche) noi non
> > diciamo
> > > niente?? possiamo parlarne e magari publicamente esprimerci? a Cosa è
> > > servita la campagna contro exa???
> > >
> > > Ultima cosa, invito tutti\e a leggersi bene i documenti
> sull'Osservatorio,
> > > ed a fare se, necessario, le dovute modifiche entro l'11 LUGLIO.
> > >
> > > Avendo ancora tante cose da dirVi ma limitandomi per pudore
> > > ASPETTANDO RISPOSTE A BREVE, vi abbraccio fraternamente vostro Walter
> > >
> > >
> > >
> > > ----------
> > > > Da: AGOSTINO ZANOTTI <agzanot(a)tin.it>
> > > > A: bsf(a)bresciasocialforum.org
> > > > Oggetto: R: [Bsf] documenti osservatorio
> > > > Data: lunedì 1 luglio 2002 21.03
> > > >
> > > > Carissimi,
> > > > non riesco a capire come mai nella riunione del 27 non è stato
> possibile
> > > > approvare o emendare o respingere le proposte per l'osservatorio e
> non
> > > solo.
> > > > Il gruppo Pace ne ha discusso per diversi incontri, arrivando alla
> > > stesura
> > > > e presentazione del documento in rete il 21 giugno. Da allora
nessuna
> > > > proposta è stata avanzata , tanto meno è stata messa in discussione
> la
> > > > proposta di realizzare un incontro allargato entro il 10 Luglio.
> > > > Nel frattempo altri soggetti si stanno movendo in merito e la
> Consulta
> > ha
> > > > convocato una riunione allargata del consiglio di presidenza proprio
> > > sulla
> > > > proposta dell'osservatorio. Io personalmente sono intenzionato a
> > > > parteciparvi e vorrei proporre in quella sede una convocazione per
> una
> > > > riunione ad hoc per il 12 Luglio subito dopo la nostra plenaria.Cosa
> ne
> > > > pensate?
> > > > Saluti
> > > > Agostino
> > > >
> > > > ----- Original Message -----
> > > > From: <walter.federica(a)tiscalinet.it>
> > > > To: BSF <bsf(a)bresciasocialforum.org>
> > > > Sent: Friday, June 28, 2002 8:20 AM
> > > > Subject: [Bsf] documenti osservatorio
> > > >
> > > >
> > > > > Carissim*, vi rimando i documenti per la costituzione
> > > dell'osservatorio,
> > > > vi
> > > > > ricordo che la plenaria del 27 ha deciso di ridiscutere la
> questione
> > > l'11
> > > > > luglio 2003 alle ore 20'30 presso il magazzino 47 in plenaria.
> > > > >
> > > > > Siamo tutt* pregat* di leggere tali documenti e se serve
emendarli,
> > > entro
> > > > > l'11 luglio per arrivare alla plenaria di quel giorno, con una
> parte
> > > del
> > > > > lavoro già fatta
> > > > >
> > > > > Ciao a tutt* Walter
> > > >
> > > > _______________________________________________
> > > > Bsf mailing list
> > > _______________________________________________
> > > Bsf mailing list
> > >
> >
> > _______________________________________________
> > Bsf mailing list
> _______________________________________________
> Bsf mailing list
>
[View Less]
> -----Messaggio originale-----
> Da: Mimmo Cortese [mailto:domecort@tin.it]
> Inviato: giovedì 11 luglio 2002 8.32
> A: Lilliput lista Brescia
> Oggetto: I: Appello modifichiamo regolamento Exa
>
>
>
>
>
> Cari amici,
>
> vi inviamo qui allegato un appello per avviare da subito una prima
> iniziativa su EXA, con la richiesta di sostanziali modifiche al
> regolamento per l'edizione 2003. Modifiche che tengano conto delle
> valutazioni …
[View More]e delle preoccupazioni espresse da gran parte della società
> civile bresciana nell'ultimo anno (anche grazie alle iniziative promosse
> nell'ambito della campagna "Disarmiamo Exa 2002") e che, al tempo stesso,
> mirino a superare alcune delle vistose contraddizioni emerse negli scorsi
> mesi proprio in relazione alle intenzioni ufficialmente dichiarate dagli
> organizzatori della mostra.
>
> Non crediamo utile dilungarci sugli argomenti già sviluppati nell'appello.
> Ci teniamo invece a precisare l'intenzione con cui ci rivolgiamo a voi.
> Questo testo é il risultato di un impegnativo confronto all'interno del
> nodo bresciano della rete di Lilliput; confronto che non ha reso possibile
> l'apertura con maggiore anticipo di una discussione in un contesto più
> ampio.
> Arrivati all'inizio di luglio crediamo non sia più possibile rinviare una
> diffusione pubblica della richiesta di revisione del regolamento, che -
> come senz'altro vi apparirà chiaro - non é una questione di natura
> tecnica, avendo al contrario un forte significato politico.
>
> Un rinvio, infatti, ci porterebbe troppo a ridosso della campagna
> promozionale di EXA 2003, decisamente troppo tardi per poter credibilmente
> chiedere agli organizzatori di mettere in discussione il regolamento.
>
> Non chiediamo a nessuno di accodarsi senza discussione alla nostra
> iniziativa.
> Con molti di voi stiamo già collaborando alla costruzione di un
> osservatorio sulla produzione e il commercio di armi leggere a Brescia,
> con molti altri speriamo di potere lavorare per la costruzione di un mondo
> più giusto, senza violenza, senza sopraffazione, senza guerre.
> Vorremmo però, sui contenuti, un confronto franco e libero. Per questo
> speriamo fortemente che si manifesti il vostro sostegno a questa
> iniziativa. Siamo pronti a discutere con voi di ogni eventuale
> arricchimento, ogni integrazione, ogni approfondimento, su questa
> direzione di lavoro, in relazione agli eventuali sviluppi al lancio
> dell'appello.
>
> E con l'auspicio di poter presto dialogare e lavorare con voi su EXA 2003,
> in attesa di un vostro riscontro, vi inviamo i nostri più cordiali saluti.
>
>
> Per il nodo bresciano della rete di Lilliput
> Maura Bertocchi, Mimmo Cortese, Enrico Fornoni, MariaGrazia Frigoli, Anna
> Scalori
> Luglio 2002
>
> Di seguito l'appello:
>
> APPELLO
> MODIFICHIAMO IL REGOLAMENTO DI EXA
>
> Alla
> società civile bresciana
>
> Ai suoi rappresentanti nelle istituzioni
>
>
> EXA 2002 è finita da alcuni mesi.
>
> Non vorremmo aspettare un altro anno per parlare di armi, di guerra, del
> posto della violenza nella nostra cultura e nelle nostre coscienze.
>
> EXA viene pubblicizzata come Mostra di armi sportive ed accessori.
> Tuttavia, visitandola, abbiamo potuto constatare di persona come - insieme
> a fucili da caccia, richiami, reti, riviste venatorie, abbigliamento
> sportivo, ecc. ecc. - siano esposti fucili da guerra, articoli
> antisommossa destinati alle polizie di tutto il mondo e (in grande
> quantità) pistole, principalmente per la difesa personale, insomma un
> campionario che certamente nulla ha a che fare con lo sport.
>
> Non vogliamo convincervi ad assumere oggi un altro concetto di sicurezza e
> di convivenza fra le persone e fra i popoli; un'idea di sicurezza che non
> si affidi innanzitutto alle armi, alla repressione, alla guerra e che
> scelga piuttosto di seguire il motto del profeta: dalla giustizia nascerà
> la pace. A quest'idea, sia chiaro, noi non rinunciamo e non smetteremo di
> impegnarci perché si possa diffondere nella società, nelle coscienze.
>
> Ci rifiutiamo di credere però che anche chi ritenga irrealizzabile il
> sogno di un mondo senza armi non sia disposto a riconoscere che esiste un
> problema morale riguardo ad esse, riguardo al loro uso.
> Vogliamo quindi credere che per nessuno l'oggetto arma possa essere
> banalizzato, pena la perdita delle coordinate stesse dell'idea di civiltà
> umana.
>
> Vi chiediamo allora di riconoscere che costituisce un serio problema
> l'esposizione - sotto la tranquillizzante definizione di armi sportive -
> di fucili Sniper (quelli usati dai cecchini che mirano obbiettivi umani),
> manganelli, lacrimogeni, bersagli in forma di sagome umane, abbigliamento
> per corpi speciali ed anche di revolver utilizzabili da privati cittadini
> per la difesa personale.
>
> L'EXA che abbiamo visitato non è fatta per presentare questo delicato
> campionario ad un pubblico specializzato (e si spera formato a riconoscere
> e ponderare le implicazioni etiche comunque connesse all'uso di un'arma
> contro un'altra persona); nelle giornate aperte al pubblico, la mostra
> viene infatti visitata da migliaia si semplici cittadini, di cui molti
> sono ragazzi.
>
> Un'EXA cosiffatta finisce per promuovere non l'attività venatoria - su cui
> pure gravi e pesanti interrogativi si pongono da tempo - ma l'idea di un
> mondo armato, di una società in cui il ricorso alle armi è diventato una
> faccenda banale, cosa di tutti i giorni ed alla portata di tutti; e non è
> più quindi una scelta grave di implicazioni, anche quando avvenga entro
> una cornice di legalità.
>
> Vi chiediamo allora - e ve lo chiediamo per tempo - di lavorare perché si
> possa modificare il Regolamento della prossima eventuale edizione di EXA,
> in direzione di una stretta coerenza con quanto dichiarato nel marchio
> promozionale: Mostra di armi sportive ed accessori.
>
> Se EXA diventerà effettivamente quella mostra che i suoi difensori
> dichiarano sia, la nostra critica - ferma e profondamente convinta - certo
> non cesserà ma per tutti la posta del confronto sarà ben diversa. E ben
> diversi i valori in gioco.
>
>
> Il nodo bresciano della rete di Lilliput
> Luglio 2002
>
>
[View Less]
MANIFESTO DEL CAMPEGGIO NAZIONALE CONTRO IL PONTE MESSINA 1 - 7 LUGLIO
Questo appuntamento nazionale, indetto dal Messina Social Forum e che ha visto una significativa partecipazione delle realtà meridionali ed una certa disattenzione di quelle nazionali, ha voluto essere un contributo volto a promuovere la tematica della Lotta contro il Ponte e le Grandi Opere e per la tutela e la valorizzazione dell'Ambiente e dei Territori. Il miraggio Ponte non riguarda solo le città e le regioni …
[View More]direttamente interessate al progetto; per la sua portata e per la centralità nel legittimare l'ulteriore strappo nella politica liberista del governo, assume una dimensione nazionale che non può essere ignorata, pena l' irrilevanza di ogni pratica critica ed antagonista. L'accelerazione liberista nei processi di mercificazione e l'imposizione in tutti gli ambiti della priorità del profitto sta comportando un sacrificio crescente del territorio e dell'ambiente , dei diritti , dei bisogni e delle speranze delle popolazioni. La minaccia del Ponte è stata ed è presente nei programmi politici sia del centro- sinistra che del centro -destra. Nella versione berlusconiana assume le caratteristiche di un modello di sviluppo speculativo che lega la realizzazione delle grandi opere alla svendita del patrimonio naturalistico, culturale ed artistico, alla microspeculazione diffusa, portatrice di cinismo sociale e di consenso consociativo. In contrasto con le enunciazioni liberiste sulla centralità del mercato, il denaro pubblico, sottratto penalizzando assistenza e servizi pubblici, serve a realizzare Grandi Opere( Ponte, Autostrade, Centrali.) che vengono poi regalate attraverso la privatizzazione a Gruppi e Società collaterali al ceto politico, il cui contributo essenziale è di incassare i profitti. Si ribadisce così il tradizionale passaggio Spesa Pubblica - Profitto Privato. Su questo piano è evidente la convergenza d'interesse dei potentati finanziari, economici, politici e mafiosi, il cui intreccio ormai non fa più né reato, né scandalo. Del Ponte si parla da tempo, tanto da indurre molti ad abbassare la guardia, ma forse stavolta una qualche mostruosità è in arrivo. Se la realizzazione finale del Ponte è incerta sia sotto il profilo tecnico (si pensi solo alle incognite determinate dal rischio sismico), che della economicità, i pericoli che si avvicinano a grandi passi riguardano la razzia di fondi pubblici( circa 7 Miliardi di euro) e la devastazione del territorio con l'avvio della cantierizzazione. Le ragioni del Ponte se affrontate in dettaglio si sfaldano l'una dopo l'altra: · In una realtà affamata di reddito le prospettive di occupazione locale offerte dal Ponte sono di lavoro a termine e a bassa specializzazione, inoltre grazie al subappalto a cascata il lavoro sarà fondamentalmente in nero e gestito dal capolarato mafioso, quindi senza tutela contrattuale e antinfortunistica, i morti si conteranno alla fine. · Quale Infrastruttura che dovrebbe svolgere una funzione di volano per lo sviluppo economico il Ponte è un'opera morta che mortifica le potenzialità di crescita locale. E' infatti anacronistica rispetto al suo compito dichiarato di via di comunicazione, di fronte alla accertata caduta tendenziale dei transiti e allo sviluppo in atto della intermodalità nei collegamenti. Per la città di Messina sarebbe ulteriore fonte di marginalizzazione rispetto al flusso turistico, in quanto con il sorvolo si troverebbe del tutto bay-passata. Comporterebbe inoltre un esodo forzato delle parti di popolazione residenti sul sito e in generale un drammatico ed invadente processo di militarizzazione del territorio per l'evidente carattere di obiettivo strategico di una simile opera. Infine, essendo il Ponte sostanzialmente una infrastruttura fittizia, in quanto è essenzialmente una operazione finanziaria speculativa, il suo destino, ultimato o non, sarebbe quello di affiancarsi, svettando, alle altre cattedrali nel desertificato nostro territorio. Le assemblee interne al campeggio e le conferenze-dibattito sul territorio, hanno voluto dar voce e potenziare, con un vitale collegamento alle realtà sociali e di movimento, quel lavoro critico già avviato da tempo in ambiti di studio e di mobilitazione più ristretti, ma soprattutto hanno voluto centrare l'attenzione e la forza creativa dei soggetti interessati sulla necessità di elaborare una visione complessiva alternativa e proposte concrete volte a valorizzare i territori e a conseguire una crescita della qualità della vità. L'insularità della Sicilia non è un limite che va superato, ma è patrimonio storico e culturale irrinunciabile. Piuttosto è da superare l'isolamento derivante dalla marginalizzazione del territorio meridionale e siculo-calabro in particolare. La modernizzazione della rete ferrovia, stradale, marittima e aereoportuale, secondo criteri di ecocompatibilità e di reale commisurazione ai bisogni, può promuovere i nostri territori e sdradicarci dal fondo della penisola solo se risulterà accessibile a tutti e non foriera di ulteriori devastazioni. Il collegamento agile, veloce e di tipo "urbano" tra le due sponde dello stretto è un'esigenza di unione sempre presente nelle popolazioni locali, al di là delle riva-lità tradizionali, che nulla hanno da spartire con il Mostro - Ponte. E' evidente che altre sono le priorità, che servono investimenti sottratti al malaffare per servizi essenziali quali Acqua, Istruzione e Ricerca pubblica, Sanità. E' evidente che è scandaloso il mancato utilizzo della principale ricchezza del meridione, quel giacimento inesauribile di Energia Solare (e di altre fonti di energia rinnovabili), che per le forze politiche non esiste se non può essere 'centralizzato' e mercificato tramite bollette, mentre potrebbe essere immediatamente fruibile in modo disseminato e autogestito. E' evidente che la cosiddetta vocazione turistica del meridione può e deve essere perseguita solo dentro le coordinate di un'ecocompatibilità accertata e dibattuta e di una valorizzazione dei territori, della cultura, dei saperi e delle competenze delle popolazioni locali, in condizioni di libera interrelazione sociale, quindi anni- luce lontani dall'attuale stato di assoggettamento e ricatto. Per questo è indispensabile una tenace pratica di collegamento e coordinamento, non solo tra le strutture di lotta contro le grandi opere, ma anche tra tutti i soggetti, attivi nei territori meridionali e non, per individuare modi e tempi di una mobilitazione comune e per fare cogliere alle organizzazioni nazionali la centralità di questa tematica in termini non espropianti nei confronti del protagonismo locale. Il campeggio quindi propone la ricerca per l'autunno di un Momento di confronto unitario, da cui possa venire l'indicazione di una Mobilitazione nazionale di lotta. Il campeggio si propone il lancio di una campagna per l'acquisto di un terreno che ripercorra l'esperienza positiva della 'Verde Vigna ' di Comiso. Si decide inoltre di avviare una vertenza con le autorità locali per l'assegnazione di uno spazio nella zona di Faro-Ganzirri, finalizzata alla continuità dell'intervento e per promuovere la partecipazione popolare. Si propone l'inserimento all'interno del programma del Forum Sociale Europeo di Firenze di un Forum autogestito delle realtà di lotta sul tema delle Grandi Opere. Il Campeggio decide di riconvocarsi per il prossimo anno per un ulteriore appuntamento di lotta a carattere nazionale.
Messina Social Forum - Rete del Sud Ribelle - Coordinamento Calabrese contro il Ponte "
[View Less]
Carissimi, mi rivolgo al maschile, perchè noto che ci sono solo
maschietti che scrivono in questi giorni: ho notato anch'io il silenzio
di tomba nella ML ma credo e lo voglio
sperare, siano complici le ferie estive......
cmq!! sono d'accordissimo con Walter sulla proposta di riunirci ogni 15
giorni, primo perchè è bello vedersi fisicamente: sappiamo e "vediamo"
che ci siamo e questo ci darebbe forza e stimoli per continuare nel
lento (ormai) cammino di questo social forum e secondo …
[View More]perchè si darebbe
la
possibilità a chi non ha il pc di essere aggiornato (a volte veramente
impiego di meno a venire alle riunioni che aprire una pagina!!!!) :-)
Io ho una stra-fiducia nel social forum e mi auspico veramente di
cuore che sia soltanto un momento di stanchezza......perchè soltanto
UNITI possiamo fare qualcosa!!!!
Purtroppo io da qui non riesco a sentire la radio, quindi non so se in
radio è stato dato il dovuto spazio al grave fatto successo alla
ragazza rom "deportata" e lasciata "abbandonata"!!! ......ma non è
sequestro di persona????
purtroppo da questa sera inizierò a lavorare quattro notti di seguito
(forse non tutti/e sanno che sono infermiera) e quindi alla plenaria
non potrò esserci ma, vi inviterei a prendere una posizione sul fatto
successo alla ragazza rom attraverso un comunicato-denuncia oppure una
iniziativa (certo valutando le forze concrete in campo) organizzando un
presidio oppure un'azione simbolo di protesta contro il comportamento
dei vigili (e non è la prima volta: io ho visto un vigile con in mano
un manganello che faceva ritorno alla sua macchina parcheggiata vicino
ad un semaforo dove l'aspettava un collega dopo aver rincorso dei
ragazzi.....io ho visto soltanto la scena di lui che tornava......se
avessi visto la scena della "caccia al ragazzo" perchè di ragazzi si
trattano, sicuramente sarei intervenuta anche a rischio di tirarmi
addosso dei casini.......sono troppo incazzata contro questi abusi di
potere da parte delle divise!!!)
Quindi rinnovo calorosamente l'invito per questa sera di fare qualcosa
sia per il fatto della ragazza sia per il fatto del "futuro" ma non
troppo futuro ri-armo da parte dei vigili bresciani.
a proposito: un amico bergamasco mi ha informata che qualche
videocamera messe appunto dal comune di bergamo per tenere sotto
controllo TUTTO, ha "beccato" dei vigili che facevano proposte
indecenti a dei ragazzini!!! quindi vigili-bedofili......il comune
tende ad insabbiare tutto ma, ormai la notizia ha fatto il giro sui
giornali......mi aggiornerò sulla vicenda e vi farò sapere.
Un ultima cosa......GRAZIE Luigino per avermi fatto conoscere quello
che ha detto Pastor Neimoeller!!! queste parole sono il simbolo
dell'indifferenza piccolo borghese e non solo ormai, che aleggia
ovunque!!!
buon lavoro per questa sera..... prossimo appuntamento per me e spero
per molti altri per sabato pomeriggio in piazza a protestare contro le
ordinanze comunali a fianco dei compagni del MAG.... e poi a Genova!!!
a proposito di genova.......io partirò con la macchina venerdi
pomeriggio verso le 15 dopo il turno del mattino: se qualcuno volesse
aggregarsi ho di sicuro due posti in macchina.
Lascio il mio num di cell 328 2870398 partenza dal piazzale
dell'ospedale civile ma se qualcuno avesse problemi andrei a
prelevarlo/a........fatemi sapere!!!!
un abbraccio
graziella
[View Less]
"Il riarmo della polizia municipale del Comune di Brescia (già da tempo
sollecito una riflessione ma nessuno raccoglie!!)"
La sollecitazione di Walter mi dà lo spunto per alcune
RIFLESSIONI:
1) Se con le attuali armi "obsolete" si permettono di sequestrare ragazze
rom e di rapinarle [portar via ai semafori i soldi guadagnati in una
giornata - senza rilasciare ricevuta] cosa succederà quando verranno
premiati con le nuove pistole?
2) Se ora con le vecchie armi si esercitano solo nella caccia …
[View More]allo
"zingaro", all'accattone, all'immigrato ed al marginale, cosa succederà con
le nuove armi?
3) Se nessuno protesta ora che nel mirino ci sono solo i paria, non si
stupisca se domani la nuova polizia municipale (e federalista) attaccherà
scioperanti, movimenti e chiunque non si omologhi o sia di disturbo alla
filosofia della produttività e della flessibilità ed ai padroni della
vecchia e nuova economia, compresi gli armieri.
mi permetto di ricordare quanto scrisse Pastor Neimoeller vittima del
nazismo in Germania
"Prima arrivarono per gli ebrei
e io non levai la mia voce, perché non ero ebreo
Poi arrivarono per i comunisti
e io non levai la mia voce, perché non ero comunista
Dopo arrivarono per i sindacalisti
e io non levai la mia voce, perché non ero sindacalista
Poi vennero per me
ma non avevano lasciato nessuno che potesse levare la voce per me."
saluto tutti/e con affetto
Luigino
----- Original Message -----
From: <walter.federica(a)tiscalinet.it>
To: <bsf(a)bresciasocialforum.org>
Sent: Wednesday, July 10, 2002 4:43 PM
Subject: R: [Bsf] documenti osservatorio
> In riferimento all'aggiornamento, fatto da agostino in merito alla
> questione "osservatorio", rinnovo la mia dissaprovvazione di riunirci il
12
> luglio, per le stesse ragioni sotto espresse, ritengo inopportuno il
> comportamento di Agostino e di padre Giorgio, pur comprendendo la loro
> "fretta".
> Ritengo innoltre che le non risposte, alle mie sollecitazioni piuttosto
che
> a quelle di Agostino, siano deleterie per il BSF e per i progetti politici
> futuri, chiedo a tutti\e di riflettere attentamente su tutto ciò, nel
> frattempo, mi autosospendo dalla funzione di portavoce del "Gruppo Pace e
> Solidarietà", e mi astengo dalpartecipare alle riunioni del BSF fino a che
> ci siano risposte concrete a problemi concreti.
>
> Forse molti di noi , non si rendono conto cosa sta succedendo nel settore
> armiero e armiero militare: faccio solo tre esempi:
>
> - Il riarmo della polizia municipale del Comune di Brescia (già da tempo
> sollecito una riflessione ma nessuno raccoglie!!)
>
> - Il probabile licenziamento degli interinale dalla Berettta di Gardone
VT,
> per "esuberi"( ma non ci hanno sempre detto che eravamo noi a voler far
> licenziare gli operai con i nostri casini?, ma anche qua noi tacciamo !!)
>
> - La TRW è stata rilevata da una multinazionale americana che produce
armi
> e sistemi d'arma e sommergibili da guerra, la TRW di Gardone VT(500
operai)
> o sarà smantellata o dovrà "riconvertirsi" nella produzione bellica,
oppure
> verrà smembrata in tante piccole officine, ove non ci saranno nemmeno più
> le garanzie sindacali!!, noi non diciamo niente?
>
> Rinnovo l'invito ad ognuno\a di noi a riflettere su queste cose che non
> sono certo lo scibile umano, ma terreni di ragionamento e di possibile
> lotta,poichè la lotta la si fà sul concreto e non solo sul teorico!!
>
> Domani sera verrò a dire queste cose per quanti\e non accedono alla ML del
> BSF, poi per un po' non ci vedremo , quindi rinnovo i miei fraterni saluti
> e con affetto vi abbraccio tutti\e.
>
> Ciao Walter
> ----------
> > Da: AGOSTINO ZANOTTI <agzanot(a)tin.it>
> > A: bsf(a)bresciasocialforum.org
> > Oggetto: R: [Bsf] documenti osservatorio
> > Data: lunedì 8 luglio 2002 19.40
> >
> > Carissimi,
> > vi aggiorno sulla riunione tenutasi il 3 luglio alla casa delle
> associazioni
> > ( così come anticipatovi in precedente e-mail):
> >
> > - erano presenti Alessandro Piergentili ( Coordinatore della Consulta),
> > Lorena Pasquini ( Archivio storico CGIL ), Massimo Chiappa ( Consulta ),
> > Michele Brunelli ( ricercatore Università Cattolica nel settore della
> > produzione armiera ), Giorgio Beretta ( Saveriani ) , Rosangela Comini (
> > assessore comune di Brescia ) ed io ( BSF - osservatore )
> >
> > - tutti i presenti hanno concordato sull'importanza di realizzare
> > l'Osservatorio e di quanto questo sia fondamentale per la realtà
> bresciana,
> > in quanto strumento di analisi in settore molto controverso; si è anche
> > convenuto sull'importanza che l'osservatorio abbia una gestione plurima
e
> > sia frutto di una volontà allargata;
> >
> > - dopo lunga discussione in merito alle finalità e alla struttura
> > dell'osservatorio, in comune accordo con Giorgio Beretta , è stata
> > sottoposta la bozza di progetto dell'osservatorio così come discussa dal
> > gruppo pace del BSF, specificando che tale proposta era ancora in forma
> di
> > bozza e che sarebbe stata oggetto di discussione alla plenaria dell'11
> > luglio. Si è ritenuto di procedere in tale modo al fine di confrontare
le
> > diverse opinioni ( ma non divergenti) partendo da una traccia scritta;
> >
> > - si è convenuto di incontrarsi il 12 luglio alla stessa sede per
> proseguire
> > questa discussione informale, ma significativa per l'avvio di un
progetto
> > così importante;
> >
> > Questo a sommi capi e in estrema sintesi è tutto.
> > Saluti e baci.
> > Agostino
> > ----- Original Message -----
> > From: <walter.federica(a)tiscalinet.it>
> > To: <bsf(a)bresciasocialforum.org>
> > Sent: Friday, July 05, 2002 1:32 PM
> > Subject: R: [Bsf] documenti osservatorio
> >
> >
> > > Carissim*, colgo l'occasione che mi fornisce Agostino, per esprimere
> anche
> > > io , seppur in ritardo, le stesse perplessità, aggiungerei una nota di
> > > fraterna polemica.
> > > Da molto tempo questa mailing list, è muta e sorda, ed i motivi sono
> tanti
> > > comprese le prossime ferie, e stanchezze varie, mi sembrava di aver
> capito
> > > che questa macchina dovesse servire per far girare idee, proposte,
> > > informazioni, "portarsi avanti" su alcune cose, mentre ultimamente mi
> > > sembra non serva più a niente, si temono i virus?le pubblicità? e
> allora
> > > come facciamo a combattere questo sistema, se ci fermiamo davanti a
> queste
> > > bazzeccole?Intendiamoci non è l'uso del pc che può cambiare le cose,
ma
> il
> > > fare girare le idee, che dovrebbero preludere alla costruzione di un
> > > progetto, quello si!
> > >
> > > Mi viene da dire, chiudiamo questa ML, e facciamo una plenaria ogni
> > > quindici giorni, dove ci sia tempo anche per discutere di teoria, di
> > sogni,
> > > ma anche di strategia politica, di progettazione politica, del "che
> fare"e
> > > del come farlo.
> > >
> > > Sò benissimo, che la ML non "comprende" tutti\e le persone del BSF, ma
> > > tante si, e se molti\e non ci sono più è anche perchè non si stà
> > > progettando insieme, e perchè ognuno sta andando un po' per la sua
> strada,
> > > legittimamente, ma forse inutilmente.
> > >
> > > Una volta si diceva che per costruire bene una casa si doveva fare
> sette
> > > volte, molti mi potrebbero rispondere " ad avere i soldi", ma delegare
> il
> > > tutto a pochi per un bene così prezioso ed importante, è atto
> incosciente,
> > > ed inutile, voglio dire che dobbiamo prenderci il tempo che ci serve
> per
> > > costruire, ma intanto ragioniamo TUTTI, su cosa e come costruire!
> > >
> > > Legge bossi fini, "altraagricoltura", guerra permanente e produzione
> > > armiera......
> > > tutti terreni di profonda lotta, ma anchedi ...profonda riflessione,
> > > facciamolo in fretta, e ragionamiamo piano.
> > >
> > > "Un'ultima" cosa, non sono d'accordo con Agostino di proporre un
> incontro
> > > con altre associazioni il 12 di luglio per discutere la proposta di
> > > OSSERVATORIO per due ragioni:
> > >
> > > - Se dobbiamo apportare modifiche al documento dopo la Plenaria del 11
> > > Luglio non c'è proprio il tempo per redarre il tutto
> > >
> > > - Credo che non dobbiamo farci influenzare dai tempi altrui(vedi
> > Consulta),
> > > ma dobbiamo elaborare bene le nostre proposte e progetti, se la
> Consulta
> > > vuole proporre un suo progetto lo faccia pure, noi lo valuteremo e
> sulla
> > > base del nostro vedremo "che fare", e cosa la Consulta pensa del
> nostro.
> > >
> > >
> > > Scusate se insisto, il comune di Brescia RIARMA i Vigili Urbani, con
> > > pistole più potenti e precise,(le cal.9x21 semiautomatiche) noi non
> > diciamo
> > > niente?? possiamo parlarne e magari publicamente esprimerci? a Cosa è
> > > servita la campagna contro exa???
> > >
> > > Ultima cosa, invito tutti\e a leggersi bene i documenti
> sull'Osservatorio,
> > > ed a fare se, necessario, le dovute modifiche entro l'11 LUGLIO.
> > >
> > > Avendo ancora tante cose da dirVi ma limitandomi per pudore
> > > ASPETTANDO RISPOSTE A BREVE, vi abbraccio fraternamente vostro Walter
> > >
> > >
> > >
> > > ----------
> > > > Da: AGOSTINO ZANOTTI <agzanot(a)tin.it>
> > > > A: bsf(a)bresciasocialforum.org
> > > > Oggetto: R: [Bsf] documenti osservatorio
> > > > Data: lunedì 1 luglio 2002 21.03
> > > >
> > > > Carissimi,
> > > > non riesco a capire come mai nella riunione del 27 non è stato
> possibile
> > > > approvare o emendare o respingere le proposte per l'osservatorio e
> non
> > > solo.
> > > > Il gruppo Pace ne ha discusso per diversi incontri, arrivando alla
> > > stesura
> > > > e presentazione del documento in rete il 21 giugno. Da allora
nessuna
> > > > proposta è stata avanzata , tanto meno è stata messa in discussione
> la
> > > > proposta di realizzare un incontro allargato entro il 10 Luglio.
> > > > Nel frattempo altri soggetti si stanno movendo in merito e la
> Consulta
> > ha
> > > > convocato una riunione allargata del consiglio di presidenza proprio
> > > sulla
> > > > proposta dell'osservatorio. Io personalmente sono intenzionato a
> > > > parteciparvi e vorrei proporre in quella sede una convocazione per
> una
> > > > riunione ad hoc per il 12 Luglio subito dopo la nostra plenaria.Cosa
> ne
> > > > pensate?
> > > > Saluti
> > > > Agostino
> > > >
> > > > ----- Original Message -----
> > > > From: <walter.federica(a)tiscalinet.it>
> > > > To: BSF <bsf(a)bresciasocialforum.org>
> > > > Sent: Friday, June 28, 2002 8:20 AM
> > > > Subject: [Bsf] documenti osservatorio
> > > >
> > > >
> > > > > Carissim*, vi rimando i documenti per la costituzione
> > > dell'osservatorio,
> > > > vi
> > > > > ricordo che la plenaria del 27 ha deciso di ridiscutere la
> questione
> > > l'11
> > > > > luglio 2003 alle ore 20'30 presso il magazzino 47 in plenaria.
> > > > >
> > > > > Siamo tutt* pregat* di leggere tali documenti e se serve
emendarli,
> > > entro
> > > > > l'11 luglio per arrivare alla plenaria di quel giorno, con una
> parte
> > > del
> > > > > lavoro già fatta
> > > > >
> > > > > Ciao a tutt* Walter
> > > >
> > > > _______________________________________________
> > > > Bsf mailing list
> > > _______________________________________________
> > > Bsf mailing list
> > >
> >
> > _______________________________________________
> > Bsf mailing list
> _______________________________________________
> Bsf mailing list
>
[View Less]
Per un'Europa sociale, per estendere i diritti a tutti e tutte.
Per uno sciopero europeo generalizzato
Rilanciamo una nuova fase, costruiamo il movimento.
Abbiamo partecipato un anno fa a uno dei momenti più intensi e importanti
della nostra storia recente. A Genova, tra il buio della repressione e la
lucentezza di un nuovo protagonismo politico dal basso abbiamo manifestato
ed espresso il desiderio e le potenzialità di un altro mondo possibile. Ad
animarci è stata la consapevolezza che il …
[View More]neoliberismo non offre alcuna
prospettiva al nostro futuro, che questo sistema sociale produce morte e
distruzione in ogni angolo del pianeta e che le sue promesse di benessere
costituiscono una menzogna ormai non più occultabile. E ci ha motivato anche
la presa d'atto che le sinistre moderate, quelle che della terza via più o
meno militante, si sono rivelate incapaci a delineare un'alternativa in
grado di contrastare la riduzione di ogni bene a merce, l'intensificazione
dello sfruttamento del lavoro, l'introduzione di nuove schiavitù, la
precarizzazione dei rapporti sociali, la sostituzione della politica con la
guerra permanente, la mercificazione delle stesse vite umane.
Ma ci ha motivato, più di tutto, il desiderio di prendere il futuro nelle
nostre mani, costruendo una nuova politica fondata sul protagonismo, la
partecipazione, la costruzione di alternative radicali al capitalismo,
fondate su una nuova concezione del bene pubblico, su una democrazia più
avanzata e sostanziale, sull'autoemancipazione dei soggetti sociali.
Per questo siamo stati a Genova e abbiamo continuato, dopo le tragiche e
meravigliose giornate di luglio, a costruire e svilupparne lo spirito.
Abbiamo costruito, nelle nostre città, quelli che ci sembravano i luoghi per
coltivare la ricchezza che a Genova si era manifestata, i social forum come
luogo pubblico di partecipazione, di sperimentazione di democrazia diretta e
di costruzione del conflitto sociale. E' stato grazie a questa esperienza,
in effetti, che il movimento ha evitato di disperdersi, di frantumarsi o di
dividersi. Sono stati i forum sociali a permettere l'indizione,
l'organizzazione e poi la piena riuscita di uno dei momenti fondativi del
nostro movimento, quel 10 novembre a Roma in cui alla piazza della guerra
capitanata da Silvio Berlusconi, si è contrapposto un popolo della pace
schierato contro la guerra "senza se e senza ma". E' grazie anche ai social
forum che i migranti e le migranti hanno potuto trovare uno strumento,
magari sconnesso e claudicante, ma efficace per dare voce ai senza voce e
permettere, dopo tanto tempo e, forse, per la prima volta,
l'autorganizzazione diretta del "nuovo proletariato" riversatasi poi a Roma
il 19 gennaio nella più grande manifestazione migrante mai vista in Italia.
Sono stati ancora i Social Forum a garantire la partecipazione, il 23
marzo,a una imponente manifestazione di lavoratori e lavoratrici in cui il
movimento ha portato la propria, giovane ma significativa storia, le proprie
parole d'ordine centrate sulla critica alla concertazione, sulla necessità
della conquista di nuovi diritti, uguali per tutti e tutte, sull'estensione
di quelli esistenti e non soltanto sulla loro difesa.
Nel breve percorso di pochi mesi il movimento è cresciuto, ha condizionato
la società e la cultura, il senso comune; si è radicato, ha coltivato nuovi
saperi; ha saputo realizzare una autonoma produzione culturale riscontrabile
in libri, video, film, autoracconto e autoformazione. Ha costruito un altro
punto di vista, facendo opinione e influenzando altri movimenti, più
radicati e tradizionali, come quello degli studenti, facendo sentire le
proprie evocazioni e i propri obiettivi anche nelle manifestazioni contro la
"morattizzazione" della scuola pubblica. Un movimento profondo, capillare e
radicato, capace di sfuggire alla doppia morsa prodotta da guerra e
repressione, disponibile ad accollarsi il vuoto di idee e di proposta
politica dell'opposizione istituzionale, infine capace di dispiegarsi in una
dimensione internazionale, come la dinamica della globalizzazione
capitalistica impone.
Eppure, oggi, questo nostro movimento appare stanco, induce molti a parlare
di una sua crisi, addirittura di una sua sparizione. Senza voler negare le
difficoltà dei social forum va però evitata una lettura frettolosa, a volte
strumentale, che non permette di cogliere la ricchezza molteplice e la
stessa dinamica del movimento. Che comunque mostra di aver chiuso una sua
prima fase in cui ha espresso i tratti distintivi della propria identità.
Il "movimento dei movimenti", così in tanti lo abbiamo chiamato, è stato
senza dubbio un grande sommovimento ideale, sociale e politico capace di
evocare una prospettiva nuova e diversa per il pianeta. Questa sua
caratteristica si è potuta nutrire del vuoto politico lasciato dalle macerie
del novecento e dalla crisi delle sinistre politiche e sociali tradizionali,
schiacciate tra la gestione dell'esistente e il tentativo, difficile e
problematico, di rifondare un'alternativa di società. Questa attitudine
evocativa, questo slancio etico-ideale si è espresso nelle forme che
conosciamo, anche attraverso la creazione dei social forum, luoghi di
politica nuova, spesso orientati in tutte le direzioni e su tutti gli
argomenti.
Ma l'irruzione di altri movimenti e di altre soggettività critiche ha messo
alla prova questa attitudine politico-ideale, chiedendole un di più in
termini di progettualità politica e di risposte immediate. Grazie al
movimento contro la globalizzazione neoliberista, grazie all'apertura di un
nuovo spazio politico che esso rappresenta, dalla primavera in poi altri
movimenti si sono espressi. E il "movimento" è stato in grado di cogliere la
novità aderendo senza esitazioni, ad esempio, allo sciopero del sindacalismo
di base del 15 febbraio, all'imponente manifestazione sindacale del 23 marzo
in difesa dell'articolo 18, e poi allo sciopero generale del 16 aprile,
arricchito dalla proposta della generalizzazione dello sciopero.
Quel passaggio ha mostrato con chiarezza due cose. La prima è che la
globalizzazione capitalistica mostra il suo volto in forme diverse a seconda
dei paesi in cui si sviluppa: nel nostro paese il volto è stato quello
dell'articolo 18 e del "libro bianco", dell'offensiva padronale del governo
Berlusconi; in Argentina quello della crisi finanziaria; in Venezuela quello
del colpo di Stato. E ogni realtà impone di trovare una strategia di lotta,
obiettivi adeguati, forme appropriate. Questa realtà viene spesso
misconosciuta o non immediatamente individuata, specialmente quando invece
di cogliere le contraddizioni reali si preferisce ipotizzare una lettura
astratta della realtà, dove ad esempio all'azione concreta dei governi si
preferisce un incondizionato impero.
La seconda conseguenza è che il movimento operaio dispone ancora di
strutture, di sedi e di motivazioni forti e che queste passano per
organizzazioni tradizionali affatto delegittimate dalle disastrose politiche
concertative e solo appena scalfite, per lo meno sul piano dell'iniziativa
politica, dai processi di frantumazione sociale indotti dal liberismo.
Con la mobilitazione contro la modifica dell'articolo 18, la Cgil ha non
solo dimostrato la propria vitalità politica e la propria funzionalità a un
progetto di recupero delle socialdemocrazie verso le istanze di movimento,
ma si è anche proposta come strumento di traduzione immediata di quello
stesso slancio politico-ideale manifestatosi a Genova. Il 23 marzo il popolo
di Genova si è di nuovo ritrovato in piazza, ma non "accanto" a quello
mobilitato dalla Cgil, bensì "mescolato" a quello. Le giornate di luglio non
hanno alluso a un mondo separato - quindi da organizzare in forme proprie,
con tempi e ritmi specifici, in un circuito distinto dal resto dei soggetti
sociali concreti - ma solo una sorta di "primo tempo" di una partita più
ampia. Il fatto che dalla primavera in poi sia scesa in campo anche la
sinistra riformista, e la sua gente, e che questa sia la situazione concreta
in cui ci troviamo oggi, non vuole dire nè che il movimento deve delegare a
quella la rappresentanza delle proprie ragioni, nè che per ribadire queste
ultime, debba accentuare la propria separatezza. In realtà quella che si è
evidenziata è una forte dinamica di conflittualità sociale in cui giocano un
ruolo cruciale soggetti sociali veri - i lavoratori stabili e precari, gli
studenti, i migranti - e in cui si tratterà di far valere idee, ipotesi,
progetti.
Il movimento deve saper far vivere il suo notevole patrimonio ideale in
questo nuovo contesto, sapendo costruire sedi unitarie di lotta, anche oltre
i social forum o comunque valorizzandoli in questa direzione e costruendo
una battaglia di "egemonia sociale", affermando sul campo le proprie idee.
La traduzione politica di cui abbiamo bisogno, quindi, è un nuovo slancio di
costruzione del movimento, non la sua traduzione in ipotesi - dal partito
alla lista elettorale - illusorie quanto dannose. È ancora tempo di semina,
non di raccolta. Tempo di costruzione, non di chiusure organizzative.
La nuova questione sociale - in cui oltre all'articolo 18 assume particolare
rilevanza anche la barbara legge Bossi-Fini - richiede non solo una grande
idealità politica e una forte aspirazione al futuro, ma anche una gamma di
obiettivi praticabili, un percorso per la loro affermazione.
La mobilitazione per l'estensione dell'art.18 a tutti e tutte, con la lotta
e con il referendum, ne è un esempio. Di fronte ad un assalto generale ai
diritti esistenti, che annuncia la precarietà del lavoro, del reddito e
della vita come condizione sociale tipica di questa modernità capitalistica,
non basta difendere l'esistente, che già esclude i nuovi settori sociali. Va
costruito un ponte con il futuro, un terreno di ricomposizione che individui
nell'obiettivo dei diritti uguali per tutti e tutte il suo centro. Le prime
iniziative realizzate in questo senso, da Roma a Milano a Napoli, ci
confermano le potenzialità e la necessità di intensificare gli sforzi.
Il movimento per continuare a vivere e a crescere, ha bisogno di vittorie.
Anche minime, parziali, episodiche, simboliche. Ma ha bisogno di dimostrare,
anche a se stesso, che la "lotta paga", che un altro mondo è in costruzione
per davvero. E' un bisogno inaggirabile se non si vuole cedere alla spirale
repressiva imposta dal liberismo d'assalto o alla prospettiva deludente e
mortificante del liberismo temperato. Il movimento ha bisogno di vittorie,
di praticare unità d'azione, di non smarrire in nessun modo il proprio
progetto di alternativa. E' questa la nuova fase che dobbiamo saper
costruire tutti e tutte insieme e alla quale i firmatari di questo documento
si sentono impegnati e impegnate.
L'occasione di Genova, ma ancora più quella del Forum sociale europeo ci
sembra debba essere colta in tutta la sua potenzialità. Il terreno
dell'Europa ci sembra infatti quello più favorevole per tradurre
efficacemente la prospettiva generale cui il movimento ha alluso e allude in
una ipotesi più abbordabile. Il progetto di unificazione europea, la
Convenzione, il terreno della Carta dei diritti, la possibile convergenza
delle lotte sociali su un piano sovranazionale, difficile ma realizzabile,
consentono di sperimentare ipotesi di alternative allo stesso tempo utopiche
e credibili. E' su questo terreno che si fa concretamente strada la
costruzione di uno sciopero europeo e la sua generalizzazione, con varie
forme ed iniziative specifiche, a livello sociale e territoriale.
E' con questo approccio che il movimento dovrebbe avvicinarsi alla scadenza
di novembre a Firenze. Costruire un evento che non tuteli solo l'elemento
simbolico, ma che invece sia capace di connettere idee, soggetti sociali,
percorsi di lotta cioè di avviare un processo. I presupposti ci sono tutti.
Dalla prima mobilitazione europea di Amsterdam del 1997, passando per
Colonia, Nizza, Praga, Bruxelles/Laeken, fino a Barcellona e Siviglia,
abbiamo assistito ad una crescita dei movimenti per un'altra Europa
possibile.
Obiettivo, il rilancio di un ciclo di mobilitazioni su scala europea attorno
a obiettivi definiti e condivisi. Per conto nostro ne indichiamo tre.
Il primo è l'opposizione netta allo smantellamento della "eccezione
europea", costituita da quelle garanzie e pratiche sociali frutto di oltre
un secolo di lotte dei lavoratori e delle lavoratrici. E' un progetto che
qualifica il ciclo politico delle destre europee - e della loro tendenziale
convergenza con l'estrema destra - e che vede la sinistra tradizionale
osservare muta, se non complice, un processo a cui non sa fornire risposte
adeguate. Contro le vecchie e le nuove privatizzazioni, occorre una vera e
propria campagna europea di difesa e rilancio del sistema pubblico che
valorizzi il concetto di "pubblico partecipato", dove cioè alla difesa dei
servizi sociali e dei beni pubblici si associ un nuovo discorso democratico
centrato sulla partecipazione diretta. E' la strada indicata da Porto
Alegre, uno dei simboli del movimento, e che non può essere banalizzata nel
meccanismo delle "consultazioni popolari" ma che deve innervare nuove forme
di lotta e, quando se ne danno le occasioni istituzionali, sperimentare
ipotesi radicalmente alternative al modello della democrazia
rappresentativa.
Il secondo obiettivo punta alla realizzazione di una campagna preventiva
contro la guerra globale permanente. C'è la necessità di combinare la
contestazione e la lotta contro l'ormai unico gendarme del mondo - il
governo degli Stati Uniti - le sue strategie di guerra "etica ed infinita",
e le iniziative per la drastica riduzione del commercio delle armi, la
riconversione dell'industria bellica ed il controllo democratico su questi
temi. La crisi della prima ondata delle politiche economiche neoliberiste,
e il progressivo restringimento del consenso sociale, sta generando un
pericoloso fenomeno caratterizzato allo stesso tempo dall'introduzione di
misure che limitano il conflitto sociale, dall'attacco e dalla
mortificazione delle lotte di liberazione, e dalla concentrazione del potere
politico, economico, militare in ristretti centri decisionali a livello
mondiale.
Infine, il movimento può rappresentare il soggetto motore per la conquista,
l'estensione e la diffusione di diritti vecchi e nuovi. L'Unione europea è
talmente poco democratica che una nazione con le sue caratteristiche non vi
sarebbe ammessa. Allo stesso tempo la scrittura della Carta dei diritti - la
Carta di Nizza - rappresenta un sostanziale arretramento rispetto a diritti
essenziali come quello al lavoro.
E' giunto quindi il momento di fondare, dal basso e con un processo
partecipato, una vera e propria carta della "cittadinanza universale" che
comprenda diritti sociali globali per tutti e tutte: lavoratori stabili e
precari, uomini e donne, giovani e anziani, migranti e nativi. L'estensione
completa dei diritti ai migranti e alle migranti e il riconoscimento del
diritto all'emigrazione rappresentano un passaggio inaggirabile per
realizzare una gamma di diritti esigibili. E in questo contesto il diritto
all'esistenza, il diritto al reddito sociale, rappresenta una ricucitura
sociale evidente.
In questa prospettiva, dentro la costruzione di un movimento plurale e dalle
forme molteplici, pensiamo che la realizzazione di una Rete contro la
precarietà globale, sul piano europeo, rappresenti un passaggio politico
utile a costruire il movimento, a valorizzarne la rappresentatività di
soggetti sociali veri, a costruire i ponti e le cerniere sociali necessarie
a ricomporre un fronte di lotta più ampio. Un punto d'incontro dove sia
possibile la convergenza delle migliori esperienze che hanno caratterizzato
le iniziative del "vecchio" movimento operaio e sociale e le nuove esigenze,
propensioni, speranze che attraversano quella pluralità di soggetti che si
oppongono alle politiche neoliberiste.
Tempi, luoghi e istanze per una combinazione originale delle appartenenze
molteplici. Siamo tutti e tutte invitati/e a frequentare questo "paesaggio
di contraddizioni" con la consapevolezza che nuovi mondi siano realmente
possibili.
Luglio 2002
Prime adesioni:
Alessio Aringoli Coord. Collettivi Universitari di Roma
Marco Bersani Attac Italia
Donatella Biancardi Un Ponte per
Aldo Binosi Comitato Cittadino Salute e Ambiente - Mola di
Bari
Antonella Bonzio Brescia Social Forum
Salvatore Cannavò vice direttore Liberazione
Luca Cattolico Arci Roma-Lazio
Fausto Concer Comitato Cittadino Contro la Guerra - Bologna
Danilo Corradi Coord. Naz. Giovani Comunisti
Christian Dal Grande Csoa Zona Bandita Venezia
Nadia De Mond Marcia Mondiale delle Donne
Robert De Graaf Circolo Macadam - Perugia
Renato Di Nicola Abruzzo Social Forum
Alfonso Di Stefano Sin. Cobas Catania
Paola Doricchi Social Forum Roma 3
Gianni Fabbris Altragricoltura
Tommaso Fattori Firenze Social Forum
Barbara Ferusso Torino Social Forum
Melo Franchina Arte in Movimento - Roma Social Forum
Stefano Gallieni Migrants Social Forum Roma
Nella Ginatempo Social Forum -GdL Bastaguerra
Sara Giorlando Attac Catania
Doriana Goracci Social forum Roma nord
Claudio Graziani Social Forum Roma Nord
Paolo Iafrate Comitato di Lotta LSU Frosinone
Claudio Jampaglia Attac
Simone Leoncini Coord.Lavoratori Coop.Sociali Genova
Severo Lutrario Attac
Piero Maestri Guerre & Pace
Gigi Malabarba Partito della Rifondazione Comunista
Paola Manduca, Social forum di Genova- Altragricoltura
Silvia Marastoni Milano Social Forum
Manlio Massi Progetto Gaia
Eva Milan Zabrinsky Point
Felice Mometti Brescia Social Forum
Luciano Muhlbauer Sin.Cobas
Loredana Nasca Csioa Villaggio Globale
Luigia Pasi Sin.Cobas
Patrizia Pellini Laboratorio di Quartiere - Primavalle
Michela Puritani Collettivo Femminista La mela di Eva Roma
Fabio Raimondi Tavolo Migranti - Vicenza Social Forum
Roberto Rosso Social Forum - GdL Comunicazione
Sergio Ruggeri Punto Rosso - Jesi
Franco Russo Forum Ambientalista
Paolo Sabatini Sin.Cobas
Nando Simeone Roma Social Forum
Vincenzo Siniscalchi S.u.l.t.a.
Aurelio Speranza C.N.L.
Andrea Spotti Groane Social Forum
Cristhian Spotti Coord. Giovani Comunisti Milano
Luca Tornatore Attac italia
Cristina Tuteri Social Forum Roma 3
Vergante Social Forum
Emiliano Viti Genzano Social Forum
Per info e adesioni : felmarg(a)tin.it
[View Less]
Capisco la reazione di Walter e la sua delusione rispetto al silenzio sulla
questione del documento prodotto sull'osservatorio e sul lavoro da fare per
proseguire la campagna per il disarmo e contro la guerra economica politica
e militare. Io per prima non sono ancora riuscita a raccogliere le
informazioni che mi aveva chiesto sul riarmo della polizia municipale di
Brescia e solo oggi sono riuscita a leggere il testo sull'OPAL. Purtroppo la
campagna per la raccolta firme sui referendum sociali …
[View More]mi ha sottratto molto
tempo. Penso tuttavia che domani sera dovremo darci tempi e modalità
condivise per dare vita al progetto. Sulle decisioni prese da Agostino e da
Padre Beretta vorrei sentire le loro motivazioni prima di pronunciarmi.
Spendere anzitempo un documento che ci dovrebbe impegnare per il futuro in
un lavoro di non poco conto a seguito di sollecitazioni di altri soggetti il
cui interesse ad andare nella nostra stessa direzione (contro la guerra
senza se e senza ma) è tutta da verificare rischia di produrre dei
"contraccolpi" tra noi. La reazione di Walter è un esempio ma altri ne
potrebbero venire e quindi sono per fermare le bocce e ridefinire insieme, a
partire dall'incontro di domani sera, le modalità, i tempi e i contenuti su
cui vogliamo lavorare insieme.
Ci vediamo domani sera.
Margherita
P.S. per Walter: sono stata contattata da alcuni delegati RSU del S.in.
Cobas della TRW di Livorno interessati a capire cosa sta succedendo alla TRW
di Brescia. Se hai delle informazioni, dei dati o degli elementi utili a
capire le intenzioni della multinazionale che ha rilevato la TRW ti
pregherei di portarmeli domani sera. Grazie.
----- Original Message -----
From: <walter.federica(a)tiscalinet.it>
To: <bsf(a)bresciasocialforum.org>
Sent: Wednesday, July 10, 2002 4:43 PM
Subject: R: [Bsf] documenti osservatorio
> In riferimento all'aggiornamento, fatto da agostino in merito alla
> questione "osservatorio", rinnovo la mia dissaprovvazione di riunirci il
12
> luglio, per le stesse ragioni sotto espresse, ritengo inopportuno il
> comportamento di Agostino e di padre Giorgio, pur comprendendo la loro
> "fretta".
> Ritengo innoltre che le non risposte, alle mie sollecitazioni piuttosto
che
> a quelle di Agostino, siano deleterie per il BSF e per i progetti politici
> futuri, chiedo a tutti\e di riflettere attentamente su tutto ciò, nel
> frattempo, mi autosospendo dalla funzione di portavoce del "Gruppo Pace e
> Solidarietà", e mi astengo dalpartecipare alle riunioni del BSF fino a che
> ci siano risposte concrete a problemi concreti.
>
> Forse molti di noi , non si rendono conto cosa sta succedendo nel settore
> armiero e armiero militare: faccio solo tre esempi:
>
> - Il riarmo della polizia municipale del Comune di Brescia (già da tempo
> sollecito una riflessione ma nessuno raccoglie!!)
>
> - Il probabile licenziamento degli interinale dalla Berettta di Gardone
VT,
> per "esuberi"( ma non ci hanno sempre detto che eravamo noi a voler far
> licenziare gli operai con i nostri casini?, ma anche qua noi tacciamo !!)
>
> - La TRW è stata rilevata da una multinazionale americana che produce
armi
> e sistemi d'arma e sommergibili da guerra, la TRW di Gardone VT(500
operai)
> o sarà smantellata o dovrà "riconvertirsi" nella produzione bellica,
oppure
> verrà smembrata in tante piccole officine, ove non ci saranno nemmeno più
> le garanzie sindacali!!, noi non diciamo niente?
>
> Rinnovo l'invito ad ognuno\a di noi a riflettere su queste cose che non
> sono certo lo scibile umano, ma terreni di ragionamento e di possibile
> lotta,poichè la lotta la si fà sul concreto e non solo sul teorico!!
>
> Domani sera verrò a dire queste cose per quanti\e non accedono alla ML del
> BSF, poi per un po' non ci vedremo , quindi rinnovo i miei fraterni saluti
> e con affetto vi abbraccio tutti\e.
>
> Ciao Walter
> ----------
> > Da: AGOSTINO ZANOTTI <agzanot(a)tin.it>
> > A: bsf(a)bresciasocialforum.org
> > Oggetto: R: [Bsf] documenti osservatorio
> > Data: lunedì 8 luglio 2002 19.40
> >
> > Carissimi,
> > vi aggiorno sulla riunione tenutasi il 3 luglio alla casa delle
> associazioni
> > ( così come anticipatovi in precedente e-mail):
> >
> > - erano presenti Alessandro Piergentili ( Coordinatore della Consulta),
> > Lorena Pasquini ( Archivio storico CGIL ), Massimo Chiappa ( Consulta ),
> > Michele Brunelli ( ricercatore Università Cattolica nel settore della
> > produzione armiera ), Giorgio Beretta ( Saveriani ) , Rosangela Comini (
> > assessore comune di Brescia ) ed io ( BSF - osservatore )
> >
> > - tutti i presenti hanno concordato sull'importanza di realizzare
> > l'Osservatorio e di quanto questo sia fondamentale per la realtà
> bresciana,
> > in quanto strumento di analisi in settore molto controverso; si è anche
> > convenuto sull'importanza che l'osservatorio abbia una gestione plurima
e
> > sia frutto di una volontà allargata;
> >
> > - dopo lunga discussione in merito alle finalità e alla struttura
> > dell'osservatorio, in comune accordo con Giorgio Beretta , è stata
> > sottoposta la bozza di progetto dell'osservatorio così come discussa dal
> > gruppo pace del BSF, specificando che tale proposta era ancora in forma
> di
> > bozza e che sarebbe stata oggetto di discussione alla plenaria dell'11
> > luglio. Si è ritenuto di procedere in tale modo al fine di confrontare
le
> > diverse opinioni ( ma non divergenti) partendo da una traccia scritta;
> >
> > - si è convenuto di incontrarsi il 12 luglio alla stessa sede per
> proseguire
> > questa discussione informale, ma significativa per l'avvio di un
progetto
> > così importante;
> >
> > Questo a sommi capi e in estrema sintesi è tutto.
> > Saluti e baci.
> > Agostino
> > ----- Original Message -----
> > From: <walter.federica(a)tiscalinet.it>
> > To: <bsf(a)bresciasocialforum.org>
> > Sent: Friday, July 05, 2002 1:32 PM
> > Subject: R: [Bsf] documenti osservatorio
> >
> >
> > > Carissim*, colgo l'occasione che mi fornisce Agostino, per esprimere
> anche
> > > io , seppur in ritardo, le stesse perplessità, aggiungerei una nota di
> > > fraterna polemica.
> > > Da molto tempo questa mailing list, è muta e sorda, ed i motivi sono
> tanti
> > > comprese le prossime ferie, e stanchezze varie, mi sembrava di aver
> capito
> > > che questa macchina dovesse servire per far girare idee, proposte,
> > > informazioni, "portarsi avanti" su alcune cose, mentre ultimamente mi
> > > sembra non serva più a niente, si temono i virus?le pubblicità? e
> allora
> > > come facciamo a combattere questo sistema, se ci fermiamo davanti a
> queste
> > > bazzeccole?Intendiamoci non è l'uso del pc che può cambiare le cose,
ma
> il
> > > fare girare le idee, che dovrebbero preludere alla costruzione di un
> > > progetto, quello si!
> > >
> > > Mi viene da dire, chiudiamo questa ML, e facciamo una plenaria ogni
> > > quindici giorni, dove ci sia tempo anche per discutere di teoria, di
> > sogni,
> > > ma anche di strategia politica, di progettazione politica, del "che
> fare"e
> > > del come farlo.
> > >
> > > Sò benissimo, che la ML non "comprende" tutti\e le persone del BSF, ma
> > > tante si, e se molti\e non ci sono più è anche perchè non si stà
> > > progettando insieme, e perchè ognuno sta andando un po' per la sua
> strada,
> > > legittimamente, ma forse inutilmente.
> > >
> > > Una volta si diceva che per costruire bene una casa si doveva fare
> sette
> > > volte, molti mi potrebbero rispondere " ad avere i soldi", ma delegare
> il
> > > tutto a pochi per un bene così prezioso ed importante, è atto
> incosciente,
> > > ed inutile, voglio dire che dobbiamo prenderci il tempo che ci serve
> per
> > > costruire, ma intanto ragioniamo TUTTI, su cosa e come costruire!
> > >
> > > Legge bossi fini, "altraagricoltura", guerra permanente e produzione
> > > armiera......
> > > tutti terreni di profonda lotta, ma anchedi ...profonda riflessione,
> > > facciamolo in fretta, e ragionamiamo piano.
> > >
> > > "Un'ultima" cosa, non sono d'accordo con Agostino di proporre un
> incontro
> > > con altre associazioni il 12 di luglio per discutere la proposta di
> > > OSSERVATORIO per due ragioni:
> > >
> > > - Se dobbiamo apportare modifiche al documento dopo la Plenaria del 11
> > > Luglio non c'è proprio il tempo per redarre il tutto
> > >
> > > - Credo che non dobbiamo farci influenzare dai tempi altrui(vedi
> > Consulta),
> > > ma dobbiamo elaborare bene le nostre proposte e progetti, se la
> Consulta
> > > vuole proporre un suo progetto lo faccia pure, noi lo valuteremo e
> sulla
> > > base del nostro vedremo "che fare", e cosa la Consulta pensa del
> nostro.
> > >
> > >
> > > Scusate se insisto, il comune di Brescia RIARMA i Vigili Urbani, con
> > > pistole più potenti e precise,(le cal.9x21 semiautomatiche) noi non
> > diciamo
> > > niente?? possiamo parlarne e magari publicamente esprimerci? a Cosa è
> > > servita la campagna contro exa???
> > >
> > > Ultima cosa, invito tutti\e a leggersi bene i documenti
> sull'Osservatorio,
> > > ed a fare se, necessario, le dovute modifiche entro l'11 LUGLIO.
> > >
> > > Avendo ancora tante cose da dirVi ma limitandomi per pudore
> > > ASPETTANDO RISPOSTE A BREVE, vi abbraccio fraternamente vostro Walter
> > >
> > >
> > >
> > > ----------
> > > > Da: AGOSTINO ZANOTTI <agzanot(a)tin.it>
> > > > A: bsf(a)bresciasocialforum.org
> > > > Oggetto: R: [Bsf] documenti osservatorio
> > > > Data: lunedì 1 luglio 2002 21.03
> > > >
> > > > Carissimi,
> > > > non riesco a capire come mai nella riunione del 27 non è stato
> possibile
> > > > approvare o emendare o respingere le proposte per l'osservatorio e
> non
> > > solo.
> > > > Il gruppo Pace ne ha discusso per diversi incontri, arrivando alla
> > > stesura
> > > > e presentazione del documento in rete il 21 giugno. Da allora
nessuna
> > > > proposta è stata avanzata , tanto meno è stata messa in discussione
> la
> > > > proposta di realizzare un incontro allargato entro il 10 Luglio.
> > > > Nel frattempo altri soggetti si stanno movendo in merito e la
> Consulta
> > ha
> > > > convocato una riunione allargata del consiglio di presidenza proprio
> > > sulla
> > > > proposta dell'osservatorio. Io personalmente sono intenzionato a
> > > > parteciparvi e vorrei proporre in quella sede una convocazione per
> una
> > > > riunione ad hoc per il 12 Luglio subito dopo la nostra plenaria.Cosa
> ne
> > > > pensate?
> > > > Saluti
> > > > Agostino
> > > >
> > > > ----- Original Message -----
> > > > From: <walter.federica(a)tiscalinet.it>
> > > > To: BSF <bsf(a)bresciasocialforum.org>
> > > > Sent: Friday, June 28, 2002 8:20 AM
> > > > Subject: [Bsf] documenti osservatorio
> > > >
> > > >
> > > > > Carissim*, vi rimando i documenti per la costituzione
> > > dell'osservatorio,
> > > > vi
> > > > > ricordo che la plenaria del 27 ha deciso di ridiscutere la
> questione
> > > l'11
> > > > > luglio 2003 alle ore 20'30 presso il magazzino 47 in plenaria.
> > > > >
> > > > > Siamo tutt* pregat* di leggere tali documenti e se serve
emendarli,
> > > entro
> > > > > l'11 luglio per arrivare alla plenaria di quel giorno, con una
> parte
> > > del
> > > > > lavoro già fatta
> > > > >
> > > > > Ciao a tutt* Walter
> > > >
> > > > _______________________________________________
> > > > Bsf mailing list
> > > _______________________________________________
> > > Bsf mailing list
> > >
> >
> > _______________________________________________
> > Bsf mailing list
> _______________________________________________
> Bsf mailing list
[View Less]
In riferimento all'aggiornamento, fatto da agostino in merito alla
questione "osservatorio", rinnovo la mia dissaprovvazione di riunirci il 12
luglio, per le stesse ragioni sotto espresse, ritengo inopportuno il
comportamento di Agostino e di padre Giorgio, pur comprendendo la loro
"fretta".
Ritengo innoltre che le non risposte, alle mie sollecitazioni piuttosto che
a quelle di Agostino, siano deleterie per il BSF e per i progetti politici
futuri, chiedo a tutti\e di riflettere attentamente su …
[View More]tutto ciò, nel
frattempo, mi autosospendo dalla funzione di portavoce del "Gruppo Pace e
Solidarietà", e mi astengo dalpartecipare alle riunioni del BSF fino a che
ci siano risposte concrete a problemi concreti.
Forse molti di noi , non si rendono conto cosa sta succedendo nel settore
armiero e armiero militare: faccio solo tre esempi:
- Il riarmo della polizia municipale del Comune di Brescia (già da tempo
sollecito una riflessione ma nessuno raccoglie!!)
- Il probabile licenziamento degli interinale dalla Berettta di Gardone VT,
per "esuberi"( ma non ci hanno sempre detto che eravamo noi a voler far
licenziare gli operai con i nostri casini?, ma anche qua noi tacciamo !!)
- La TRW è stata rilevata da una multinazionale americana che produce armi
e sistemi d'arma e sommergibili da guerra, la TRW di Gardone VT(500 operai)
o sarà smantellata o dovrà "riconvertirsi" nella produzione bellica, oppure
verrà smembrata in tante piccole officine, ove non ci saranno nemmeno più
le garanzie sindacali!!, noi non diciamo niente?
Rinnovo l'invito ad ognuno\a di noi a riflettere su queste cose che non
sono certo lo scibile umano, ma terreni di ragionamento e di possibile
lotta,poichè la lotta la si fà sul concreto e non solo sul teorico!!
Domani sera verrò a dire queste cose per quanti\e non accedono alla ML del
BSF, poi per un po' non ci vedremo , quindi rinnovo i miei fraterni saluti
e con affetto vi abbraccio tutti\e.
Ciao Walter
----------
> Da: AGOSTINO ZANOTTI <agzanot(a)tin.it>
> A: bsf(a)bresciasocialforum.org
> Oggetto: R: [Bsf] documenti osservatorio
> Data: lunedì 8 luglio 2002 19.40
>
> Carissimi,
> vi aggiorno sulla riunione tenutasi il 3 luglio alla casa delle
associazioni
> ( così come anticipatovi in precedente e-mail):
>
> - erano presenti Alessandro Piergentili ( Coordinatore della Consulta),
> Lorena Pasquini ( Archivio storico CGIL ), Massimo Chiappa ( Consulta ),
> Michele Brunelli ( ricercatore Università Cattolica nel settore della
> produzione armiera ), Giorgio Beretta ( Saveriani ) , Rosangela Comini (
> assessore comune di Brescia ) ed io ( BSF - osservatore )
>
> - tutti i presenti hanno concordato sull'importanza di realizzare
> l'Osservatorio e di quanto questo sia fondamentale per la realtà
bresciana,
> in quanto strumento di analisi in settore molto controverso; si è anche
> convenuto sull'importanza che l'osservatorio abbia una gestione plurima e
> sia frutto di una volontà allargata;
>
> - dopo lunga discussione in merito alle finalità e alla struttura
> dell'osservatorio, in comune accordo con Giorgio Beretta , è stata
> sottoposta la bozza di progetto dell'osservatorio così come discussa dal
> gruppo pace del BSF, specificando che tale proposta era ancora in forma
di
> bozza e che sarebbe stata oggetto di discussione alla plenaria dell'11
> luglio. Si è ritenuto di procedere in tale modo al fine di confrontare le
> diverse opinioni ( ma non divergenti) partendo da una traccia scritta;
>
> - si è convenuto di incontrarsi il 12 luglio alla stessa sede per
proseguire
> questa discussione informale, ma significativa per l'avvio di un progetto
> così importante;
>
> Questo a sommi capi e in estrema sintesi è tutto.
> Saluti e baci.
> Agostino
> ----- Original Message -----
> From: <walter.federica(a)tiscalinet.it>
> To: <bsf(a)bresciasocialforum.org>
> Sent: Friday, July 05, 2002 1:32 PM
> Subject: R: [Bsf] documenti osservatorio
>
>
> > Carissim*, colgo l'occasione che mi fornisce Agostino, per esprimere
anche
> > io , seppur in ritardo, le stesse perplessità, aggiungerei una nota di
> > fraterna polemica.
> > Da molto tempo questa mailing list, è muta e sorda, ed i motivi sono
tanti
> > comprese le prossime ferie, e stanchezze varie, mi sembrava di aver
capito
> > che questa macchina dovesse servire per far girare idee, proposte,
> > informazioni, "portarsi avanti" su alcune cose, mentre ultimamente mi
> > sembra non serva più a niente, si temono i virus?le pubblicità? e
allora
> > come facciamo a combattere questo sistema, se ci fermiamo davanti a
queste
> > bazzeccole?Intendiamoci non è l'uso del pc che può cambiare le cose, ma
il
> > fare girare le idee, che dovrebbero preludere alla costruzione di un
> > progetto, quello si!
> >
> > Mi viene da dire, chiudiamo questa ML, e facciamo una plenaria ogni
> > quindici giorni, dove ci sia tempo anche per discutere di teoria, di
> sogni,
> > ma anche di strategia politica, di progettazione politica, del "che
fare"e
> > del come farlo.
> >
> > Sò benissimo, che la ML non "comprende" tutti\e le persone del BSF, ma
> > tante si, e se molti\e non ci sono più è anche perchè non si stà
> > progettando insieme, e perchè ognuno sta andando un po' per la sua
strada,
> > legittimamente, ma forse inutilmente.
> >
> > Una volta si diceva che per costruire bene una casa si doveva fare
sette
> > volte, molti mi potrebbero rispondere " ad avere i soldi", ma delegare
il
> > tutto a pochi per un bene così prezioso ed importante, è atto
incosciente,
> > ed inutile, voglio dire che dobbiamo prenderci il tempo che ci serve
per
> > costruire, ma intanto ragioniamo TUTTI, su cosa e come costruire!
> >
> > Legge bossi fini, "altraagricoltura", guerra permanente e produzione
> > armiera......
> > tutti terreni di profonda lotta, ma anchedi ...profonda riflessione,
> > facciamolo in fretta, e ragionamiamo piano.
> >
> > "Un'ultima" cosa, non sono d'accordo con Agostino di proporre un
incontro
> > con altre associazioni il 12 di luglio per discutere la proposta di
> > OSSERVATORIO per due ragioni:
> >
> > - Se dobbiamo apportare modifiche al documento dopo la Plenaria del 11
> > Luglio non c'è proprio il tempo per redarre il tutto
> >
> > - Credo che non dobbiamo farci influenzare dai tempi altrui(vedi
> Consulta),
> > ma dobbiamo elaborare bene le nostre proposte e progetti, se la
Consulta
> > vuole proporre un suo progetto lo faccia pure, noi lo valuteremo e
sulla
> > base del nostro vedremo "che fare", e cosa la Consulta pensa del
nostro.
> >
> >
> > Scusate se insisto, il comune di Brescia RIARMA i Vigili Urbani, con
> > pistole più potenti e precise,(le cal.9x21 semiautomatiche) noi non
> diciamo
> > niente?? possiamo parlarne e magari publicamente esprimerci? a Cosa è
> > servita la campagna contro exa???
> >
> > Ultima cosa, invito tutti\e a leggersi bene i documenti
sull'Osservatorio,
> > ed a fare se, necessario, le dovute modifiche entro l'11 LUGLIO.
> >
> > Avendo ancora tante cose da dirVi ma limitandomi per pudore
> > ASPETTANDO RISPOSTE A BREVE, vi abbraccio fraternamente vostro Walter
> >
> >
> >
> > ----------
> > > Da: AGOSTINO ZANOTTI <agzanot(a)tin.it>
> > > A: bsf(a)bresciasocialforum.org
> > > Oggetto: R: [Bsf] documenti osservatorio
> > > Data: lunedì 1 luglio 2002 21.03
> > >
> > > Carissimi,
> > > non riesco a capire come mai nella riunione del 27 non è stato
possibile
> > > approvare o emendare o respingere le proposte per l'osservatorio e
non
> > solo.
> > > Il gruppo Pace ne ha discusso per diversi incontri, arrivando alla
> > stesura
> > > e presentazione del documento in rete il 21 giugno. Da allora nessuna
> > > proposta è stata avanzata , tanto meno è stata messa in discussione
la
> > > proposta di realizzare un incontro allargato entro il 10 Luglio.
> > > Nel frattempo altri soggetti si stanno movendo in merito e la
Consulta
> ha
> > > convocato una riunione allargata del consiglio di presidenza proprio
> > sulla
> > > proposta dell'osservatorio. Io personalmente sono intenzionato a
> > > parteciparvi e vorrei proporre in quella sede una convocazione per
una
> > > riunione ad hoc per il 12 Luglio subito dopo la nostra plenaria.Cosa
ne
> > > pensate?
> > > Saluti
> > > Agostino
> > >
> > > ----- Original Message -----
> > > From: <walter.federica(a)tiscalinet.it>
> > > To: BSF <bsf(a)bresciasocialforum.org>
> > > Sent: Friday, June 28, 2002 8:20 AM
> > > Subject: [Bsf] documenti osservatorio
> > >
> > >
> > > > Carissim*, vi rimando i documenti per la costituzione
> > dell'osservatorio,
> > > vi
> > > > ricordo che la plenaria del 27 ha deciso di ridiscutere la
questione
> > l'11
> > > > luglio 2003 alle ore 20'30 presso il magazzino 47 in plenaria.
> > > >
> > > > Siamo tutt* pregat* di leggere tali documenti e se serve emendarli,
> > entro
> > > > l'11 luglio per arrivare alla plenaria di quel giorno, con una
parte
> > del
> > > > lavoro già fatta
> > > >
> > > > Ciao a tutt* Walter
> > >
> > > _______________________________________________
> > > Bsf mailing list
> > _______________________________________________
> > Bsf mailing list
> >
>
> _______________________________________________
> Bsf mailing list
[View Less]
Carissimi,
scusate se abuso di questa mailing list per una richiesta.
Sto cercando di compilare la lista delle Associazioni/movimenti nazionali,
regionali e locali che aderiscono alla Campagna di pressione alle banche
armate (promossa dalle riviste Missione Oggi, Mosaico di Pace e Nigrizia)
per poterle indicare in una pagina specifica di "Adesioni nazionali" e
"Gruppi locali" sul sito:
www.banchearmate.it
Chiedo a tutte le associazioni presenti su questa lista che hanno gia'
aderito (ma non …
[View More]hanno "formalizzato") o intendono aderire alla "Campagna di
pressione alle banche armate" di inviare una mail dal titolo Adesione alla
Campagna a:
info(a)banchearmate.it
col:
- nome e indirizzo o della propria Associazione (movimento...)
- nome e contatto del referente
- indicazione del proprio sito internet (se non ci fosse, di Email)
Per informazioni circa la "Campagna di pressione alle banche armate" potete
consultare il sito:
www.banchearmate.it
Vi chiederei di girare questa richiesta sulle varie mailing list a cui siete
iscritti e che potrebbero essere interessate ad aderire.
Non e' richiesta alcuna quota di iscrizione alla Campagna, ma e' auspicata
la partecipazioni attiva alla diffusione, informazione, promozione di
incontri/dibattiti sui temi della Campagna i cui obiettivi sono qui sotto
riportati.
Nel dicembre 1999 le riviste Missione Oggi, Nigrizia e Mosaico di Pace hanno
lanciato la "Campagna di pressione alle banche armate" per favorire un
controllo attivo dei cittadini sulle operazioni di finanziamento/appoggio
delle banche al commercio delle armi e un ripensamento dei criteri di
gestione dei risparmi. Le tre riviste si sono impegnate a pubblicare le
risposte che gli aderenti alla campagna ricevono dalle banche e a monitorare
l'attuazione e le modifiche della normativa italiana che regola l'
esportazione di armi (Legge 185/'90).
La "Campagna di pressione alle banche armate" intende perciò far sentire
alle banche la voce di cittadini, associazioni e istituzioni che chiedono
"responsabilità etica e sociale" alle proprie banche. È un criterio al quale
gli istituti bancari italiani tendono a sfuggire, giustificando la loro
attività nel commercio di armi come "puramente passiva" o rivendicando in
compenso il proprio impegno a favore della solidarietà. La Campagna invita i
cittadini a prendere coscienza che i soldi, anche se depositati in banca,
sono loro e quindi possono chiedere alle banche di uscire dal mercato delle
armi. Invita anche le organizzazioni, i gruppi e tutte le associate a non
chiedere finanziamenti alle "banche armate".
"Non con i miei risparmi!", "Mai con i loro soldi!" è il motto che la
campagna propone. Ed invita a farlo conoscere alle banche inviando una
semplice lettera nella quale chiedere alla propria banca di "confermare o
smentire" i dati che la vedono attiva nel commercio di armi.
Ciao e grazie
Giorgio
-------------------------------------
Giorgio Beretta
Missione Oggi
via Piamarta, 9 -25121 BRESCIA
Tel: 030-3772780 Fax: 030-3772781
Cellulare: 338-304.17.42
Email: info(a)banchearmate.it
[View Less]