oltre a richiedere di amliare l'appello della Marcia Perugia Assisi con un passaggio sul boicottaggio dei prodotti israeliani, come propone Bendi, perchè non facciamo anche una pressione perchè il boicottaggio funzioni in maniera determinante?
il messaggio qui sotto fornisce il modo per fare pressione alla coop. Se troviamo altri recapiti possiamo farlo anche con altri supermercati.
io ho iniziato scrivendo un messaggio, spero lo vorrete fare anche voi. daniela
----- Messaggio originale -----
…
[View More]Da: senzafine(a)libero.it
Inviato: domenica 28 aprile 2002 23.22
A: consumocritico(a)peacelink.it; pace(a)peacelink.it
Oggetto: no ai prodotti israeliani
Sarebbe utile promuovere un'iniziativa per il boicottaggio di Israele.
Io ho scritto alla Coop per tentare di spingerla a fare quanto hanno fatto
nel nord europa. Penso che non sarebbe certo male se si creasse un
movimento globale europeo, come social forum, per azioni di questo tipo,
non rivolte verso i singoli consumatori bensì verso le aziende che
avrebbero solo da guadagnarci anche in termini pubblicitari.
Il testo inviato è questo:
"Apprezzerei molto, da parte vostra, il boicottaggio dei prodotti
israeliani fino a che non saranno liberati i territori occupati della
Palestina, in analogia a quanto ha fatto la Coop Norvegese e quella Danese
e Svedese. Vorrei comprare merce acquistata da paesi che, oltre alla
genuinità, amino la pace, lo sviluppo e la libertà dei popoli. Fare la
spesa da voi avrebbero allora un gusto ed un senso ben diversi.
Non sono vostro socio, ma se faceste questo, lo diverrei.
Cordiali saluti
Sandro Giuliani"
Vi allego anche una bozza di volantino che stiamo preparando allo scopo di
distribuirlo fuori dalle coop.
Ciao a tutti
COOP Norden koncernen har ikke besluttet nogen boykot af israelske varer
La Coop Norvegese ha già deciso di non acquistare più prodotti israeliani
finché i loro soldati non libereranno i territori occupati. Anche le Coop
Svedesi e Danesi hanno deciso di aderire a questo progetto che, se fatto in
fretta, potrebbe restituire qualche speranza di pace a chi non ha più modo
di difendersi, per mancanza di armi e di alleati importanti.
Se ami la pace ed il dialogo, se pensi che comprare roba prodotta da paesi
aggressori equivalga ad aiutarli, scrivi alla Coop ed invitala a fornirti
merce acquistata da paesi che, oltre alla genuinità, amino la pace, lo
sviluppo e la libertà dei popoli. Chiedi qualità, non comprare da chi
espone i codici a barre che iniziano per 7 29.
Quello che fa la Coop puoi deciderlo anche tu con un piccolo gesto:
scrivendogli.
L'indirizzo e-mail è
francesca.fanciullacci(a)coopitalia.coop.it Prendi il massimo dal Web. Scarica GRATIS MSN Explorer dal sito: http://explorer.msn.it/intl.asp#it
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L'UE INCLUDE IL PKK FRA LE ORGANIZZAZIONI TERRORISTICHE:
UNA DECISIONE IRRESPONSABILE E PERICOLOSA
La decisione assunta oggi a Bruxelles dai rappresentanti permanenti dell'Unione europea di includere nella lista delle organizzazioni terroristiche il Pkk, cioè il primo movimento di liberazione che abbia rinunciato unilateralmente da anni alla lotta armata, è un atto irresponsabile di realpolitik che rischia di estendere l'incendio mediorientale.
L'Europa si è piegata alle pressioni e al …
[View More]ricatto delle forze che premono per una dinamica di guerra e devastazione che investirà proprio l'area kurda, e che vede nella Turchia uno dei suoi capisaldi e nella volontà di dignità e di pace del popolo kurdo un potente ostacolo.
Considerare terrorista il partito di Abdullah Ocalan, già dichiarato perseguitato e rifugiato politico dalla magistratura italiana, equivale a condannare al rimpatrio e alla tortura decine di migliaia di profughi, a mettere fuori legge l'impegno civile degli esuli, a suggellare con un sigillo europeo le prigioni in cui sono sepolti vivi migliaia di prigionieri politici, a condannare in blocco il percorso di liberazione in cui, come attestano le recenti corali manifestazioni del Newroz, si riconosce un intero popolo.
La decisione di mettere al bando il Pkk, che ha chiuso la sua esperienza politica il 4 aprile, e non il Congresso per la libertà e la democrazia del Kurdistan (Kadek) che ne ha assunto l'eredità, è solo un ipocrita artificio. Oltre al rischio di una successiva, automatica criminalizzazione del nuovo partito, che eredita lo stesso gruppo dirigente e corpo militante dell'antico, nessuno può pensare che il popolo kurdo accetti una cesura nella sua storia.
Questa decisione, che non è passata per nessuna istituzione rappresentativa italiana o europea, diverrà definitiva il 2 maggio se nessuno dei quindici governi porrà il veto, o almeno avanzerà un dubbio e chiederà un ripensamento. Il governo italiano deve quindi uscire dal silenzio e comportarsi in coerenza con le ripetute e unanimi deliberazioni parlamentari in favore di un dialogo e di una soluzione politica, impensabili se si criminalizza una delle parti in causa.
Per questo è necessario che tutti i movimenti della società civile, le organizzazioni che si battono per la pace, il diritto di asilo e i diritti umani, i parlamentari e i giuristi democratici, uniscano la loro voce alla protesta della diaspora kurda che già nel pomeriggio del 1. Maggio si diffonderà in tutta Europa, e che a Roma si è data appuntamento davanti a Palazzo Chigi.
Primi firmatari:
Associazione Azad, Associazione per la pace, Donne in nero, Coordinamento giuristi democratici
Per ulteriori adesioni: tel 06.42013576, fax 06.42013799, E-mail uiki.onlus(a)tin.it
Per il concerto del 1. Maggio a Roma la comunità kurda dà appuntamento dalle ore 12 in piazza San Giovanni,
sotto la statua di San Francesco.
[View Less]
COMUNICATO ANSA
Ankara 30 aprila
C'è parziale soddisfazione ad Ankara per la decisione di ieri del Coreper ( comitato dei rapprsentanti permanenti) dell'Unione Europea di adre luce verde, dopo lunghe esitazioni, all'inclusione nella lista europea delle organizzazioni terroristiche del partito combattente kurdo 'PKK' che nel frattempo, però, ha assunto un nuovo nome, non incluso nella lista.
La decisione, che sarà definitiva solo giovedi' se nel frattempo nessuno dei Quindici avrà presentato …
[View More]obiezioni in extremis, consentirebbe all'Ue di congelare i beni e le finanze del Pkk - il partito di cui era leader Abdullah Ocalan - chiudere i suoi uffici di rappresentanza e di cominciare una cooperazione internazionale contro il partito kurdo.
Decisione vista tuttavia ad Ankara come tardiva e parziale: tardiva perchè nel frattempo, il 4 aprile scorso, il Pkk (Partito dei lavoratori del Kurdistan) ha annunciato il cambiamento del suo nome in Kadek ( Congreso per la libertà e la democrazia del Kurdistan) che si proclama "l'erede politico del PKK", MA NON FIGURERà NELA LISTA EUROPEA. aLTI FUNZIONARI TURCHI FANNO SAPERE DI IGNORARE COME LA DECISIONE DIIERI POTRà REALMENTE INTERESARE LA STRUTTURA DELL'ORGANIZZAZIONE CHE ORA SI è DATA UN NUOVO NOME.
La decisione viene ritenuta parziale ad Ankara, anche per la mancata inclusione nella stessa lista del DHKp-c, organizzazione di estrema sinistra ritenuta responsabile di circa 350 omicidi in attentati perpetrati soprattutto contro le forze di polizia.
________________________________________________________________________________________________________________________
Comunicato di AZAD; DA DINO FRISULLO
L'Unione Europea ha deciso di includere il Pkk nella lista europea delle organizzazioni terroriste. Dalla lista rimane escluso, per ora, sia il partito della sinistra turca Dhkp-c, sia il partito che da poche settimane ha preso il posto del Pkk, il Kadek.
Si tratta di una decisione assolutamente vergognosa, nei confronti di un partito che non ha mai fatto uso del terrorismo e da tre anni ha anche rinunciato unilateralmente alla lotta armata. Una decisione che legittima nell'immediato la negazione dell'asilo per l'esodo kurdo e la privazione della libertà per diecimila prigionieri politici in Turchia, ma in prospettiva è funzionale allo spostamento in territorio kurdo (ed irakeno) della "guerra permanente al terrorismo".
Questa sera in una riunione a Roma decideremo insieme ai compagni e alle compagne kurde iniziative nazionali di mobilitazione contro la vigliacca criminalizzazione di un popolo intero e della sua ventennale lotta di liberazione.
Fin d'ora l'associazione Azad è impegnata, anche se dovesse diventare una forma di disobbedienza civile, nella difesa, rivendicazione e valorizzazione di una grande esperienza storica e di una grande sfida, assolutamente attuale, allo status quo neocoloniale e al dominio imperiale nel Medio Oriente.
Dino Frisullo
da www.italy.indymedia.org
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..e il giorno per chi vive nel lavoro, il giorno per chi spera nel futuro,
il giorno per chi lotta con coraggio , il nostro giorno è il PRIMO
MAGGIO.." tratta dalla canzone"Il Primo maggio" grazie a voi tutti, tutte,
Walter
----------
Da: Radio Onda d'Urto <urtobs(a)ecn.org>
A: movimento(a)ecn.org; cslist(a)ecn.org; bsf(a)bresciasocialforum.org
Oggetto: [Bsf] CHIUSE A BRESCIA 17 AGENZIE DI LAVORO INTERINALE!
Data: martedì 30 aprile 2002 12.41
Magazzino 47
Via Industriale 10, Brescia
…
[View More]Tel. 030 45670
e-mail: urtobs(a)ecn.org http://www.bresciantagonista.org
CHIUSE A BRESCIA 17 AGENZIE DI LAVORO INTERINALE!
Nella notte alcuni attivisti e attiviste del C.S.A. Magazzino 47 hanno
effettuato un'azione diretta, volta a colpire simbolicamente i luoghi dello
sfruttamento del lavoro precario.Diciassette agenzie di lavoro interinale
della citta' sono state sigillate, ostacolandone la riapertura nella
mattina di oggi. Un'iniziativa analoga si e' svolta anche a Bergamo. A
tarda mattinata diverse agenzie non avevano ancora aperto.Alle porte e alle
vetrine delle agenzie e' stato affisso il volantino esplicativo che
riportiamo di seguito.Chiudere i luoghi dello sfruttamento per aprire ai
diritti per tutti e tutte !
Brescia, 30 aprile 2002.
C.S.A. Magazzino 47
1° MAGGIO 2002 LA FLESSIBILITA' NON CI HA PIEGATO:FACCIAMO LA FESTA AL
PRECARIATO !Siamo precari, parasubordinati, interinali. Lavoriamo
part-time, a termine, in apprendistato, in cooperativa, in subappalto.
Siamo in affitto e a scadenza. Le imprese ci ingoiano, ci sfruttano, ci
intimidiscono, sconvolgono i nostri affetti e i nostri tempi di vita,
occupano le nostre menti e poi ci sputano via non appena si sente aria di
recessione. Siamo la maggioranza di quelli che entrano nel mercato del
lavoro. Ma non abbiamo voce e siamo invisibili. Il nostro futuro e'
incerto, mettere su casa e' difficile: non ci danno garanzie, ma ce le
chiedono sempre, per firmare il contratto d'affitto, per chiedere un mutuo
o per aprire il conto in banca. Precario? Niente da fare.Vogliamo
caratterizzare il 1° MAGGIO con un'azione diretta che colpisca i luoghi
simbolo dello sfruttamento del lavoro non garantito. Mentre il libro bianco
di Maroni sferra l'ennesimo attacco ai diritti di tutti i lavoratori e le
lavoratrici, la nostra lotta non può limitarsi alla difesa dell'art. 18,
che riguarda ormai una minima parte dei nuovi assunti, ma deve imporre con
forza il tema delle tutele per i lavoratori non garantiti. Il diritto di
ammalarsi, di andare in maternita', di godere di ferie, di scioperare,
devono essere riconosciuti e resi effettivi per tutte le figure di
lavoratori, tipiche o atipiche. e' necessario adeguare il sistema di tutele
ai mutamenti in corso nel mondo del lavoro, così come e' necessaria la
previsione di un reddito di cittadinanza, che diventi strumento di
liberazione dallo sfruttamento del lavoro flessibile e precario.
C.S.A. Magazzino 47
[View Less]
Ciao Agostino, ciao Felice mi intrometto in questo interessante dibattito,
credo che il problema sugli attentati suicidi, si debba riportare su un
concetto legato essenzialmente, alla modifica sostanziale delle
caratteristiche del movimento di liberazione palestinese, ed è questo il
preoccupante, oltre che doloroso.
Infatti io penso che Arafat c'entri un gran poco con tutto questo, nel
senso che sempre di più è superato dalle fazioni "religiose" anche
all'interno del suo "governo".
Mi spiego,…
[View More] l'uso dell'islam estremo( artificiosa alchimia) nella politica
del medioriente, non è certo nuovo, l'OLP l'ha da sempre rifiutato, con una
politica estremamente laica,la palestina è l'unico "stato",del
medioeriente, ove la laicità è una caratteristica fondante lo stato stesso.
La prima Intifada è caratterizzata da un atteggiamento di resistenza e di
contrasto "non violento" (lanci di pietre, resistenza passiva,
contrapposizione fisica disarmata di fronte ai carri armati e scherani
armati) la seconda intifada cambia di colpo caratteristiche, (risposta
armata, attentati suicidi, culturizzazione fideistica).
La prospettiva che si apre è quella di trasformare una resistenza laica con
una storia di 35 anni , in un percorso fondamentalista, appoggiato
dall'Arabia Saudita e dal suo potere spirituale Wahhabanita.
Solo uno stolto non può sapere che l' arabia Sudita è il miglior alleato
Statunitense dell'area mediorientale, ed un miope non può vedere che dietro
le offerte Saudite di pacificazione non ci sia la volontà statunitense
fondamentalista di "pacificare" quell'area sulla base del fondamentalismo
islamico.
Ciò vorrebbe dire avere alleati duri e puri, sacrificare le libertà
individuali e collettive in nome della disponibilità delle risorse
energetiche, dei siti strategici militari,di stati compiacenti e corrotti
fedeli sudditi di sua maestà "lo zio Sam".
Il Presidente Arafat ha mille responsabilità, chi non le avrebbe nella sua
posizione, ma oggi è purtroppo solo un'icona, un uomo che tenta di porsi in
mezzo al grande conflitto tra laicismo e fondamentalismo, per fare il
mediatore per non ridurre la Palestina, all'Algeria, all'Egitto,
all'Afghanistan, alla Bosnia, alla Giordania, all'Arabia Saudita,( nessuno
vuole la morte di Arafat perchè tutti sanno che oltre un atroce bagno di
sangue si sarebbe testimoni della scomparsa dell'unica opzione laica
mediorientale) la Plestina oggi è paragonabile a Cuba nei Caraibi, se
vogliamo che resista e che viva come stato laico ed indipendente, dobbiamo
darci da fare, rivendicando la nostra laicità e non con equidistanza, non
dalle vittime(per le quali ci vorrebbe equivicinanza) ma dai metodi
dittatoriali degli stati , anche europei, che costruiscono un sistema
internazionale totalitario su base fideistico-culturale, riconoscendo solo
a se stessi, la "democrazia", agli altri l'abominio del "martirio".
Come è possibile concepire una vita come quella Palestinese,50 anni di
vessazioni, e massacri, privazione della propria TERRA, DELL'ACQUA, DEI
PROPRI FIGLI, non si tratta di qualche anno di guerra ma di una vita, di
generazioni spese a difendere il proprio presente e futuro, con sobria
laicità, con testarda forza a mantenere uno straccio di civiltà in mezzo
all'oblio, NOI DOBBIAMO AIUTARE QUEL POPOLO, costruendo assieme ai
pacifisti israeliani una strada di salvezza, come, non lo sò, ma il perchè
credo di saperlo:quando un popolo lotta per mezzo secolo per la sua libertà
senza rinunciare alla sua sobrietà ed intellighencia, quel popolo è già
libero e noi siamo liberi con Lui, ora dobbiamo assieme costruire la PACE,
ed avere la TERRA. Forse la Perugia Assisi non servirà a molto, ma cosa
c'entra con questo mio vaneggiare la Consulta o la Tavola per la Pace?
un abbraccio Walter
----------
Da: AGOSTINO ZANOTTI <agzanot(a)tin.it>
A: bsf(a)circolab.net
Oggetto: R: [Bsf] Perugia -Assisi passando da Jenin
Data: martedì 30 aprile 2002 10.15
Caro Felice,
sulla Tavola per la Pace e sulla Consulta ho capito come la pensi.
Mi sfugge ancora la questione delle vittime e la questione dei Kamikaze.
Io ti dico come la penso sul discorso kamikaze:
1 capisco il loro gesto, ma non lo condivido;
2 i kamikaze sono mandati a compiere il loro "innaturale gesto" secondo un
preciso disegno strategico-politico che io non condivido; questo non emerge
dallo scritto di Lev, mentre secondo me è un dato importantissimo;
Penso non sia necessario che mi esprima nei confronti del governo Sharon e
di quello che sta facendo e nemmeno sulle responsabilità delle istituzioni
internazionali.
Sarebbe comunque importante, almeno tra di noi, capire quali sono state in
questi anni le scelte " errate" di Arafat, tra queste, io penso, quella di
non aver creduto fino in fondo nella scelta della nonviolenza, più
presente nella prima che nella seconda intifada.
Scrivo queste cose perchè non voglio cadere nell'errore del dopo 11
Settembre, o con Bush o con Bin Laden, mi preme far emergere la complessità
della situazione attuale, cercando di porre alcuni stimoli alla confronto.
Questo non vuol dire non prendere posizione, è solo un tentativo di non
farsi polarizzare.
Ovviamente in quello che dico non penso di aver ragione, anzi magari sto
proprio sbagliando.
Il dato fondamentale a questo punto è proprio quello riportato da Lev
Grinberg:
Bisogna invertire l'intera opinione pubblica internazionale, e le Nazioni
unite devono dispiegare forze d'intervento per fermare il sangue e bloccare
il peggio che sta arrivando. Gli israeliani e i palestinesi hanno un
bisogno disperato di un mutamento di rotta dell'opinione mondiale. Ne
abbiamo bisogno, per salvare le nostre vite e preservare la nostra speranza
in un futuro migliore.
N.B.: una polarizzazione che non condivido è anche quella di " o con il BSF
o con la consulta", penso vadano ricercati percorsi diversi.
p.s.: i pois non dovrebbero essere verdi, perchè magari pensano che siamo
vicini alla lega e nemmeno arancioni perchè hanno del mistico. Scegliamo
solo il rosso vivo.
Scusate l'invadenza.
Agostino
----- Original Message -----
From: Felice Mometti
To: BSF
Sent: Tuesday, April 30, 2002 3:29 AM
Subject: [Bsf] Perugia -Assisi passando da Jenin
Al mondo ci sono tanti docenti universitari tra cui Lev Grinberg.
Ah......dimenticavo: non ho mai capito come mai nel
Direttivo della Tavola della Pace ci siano organizzazioni che
hanno sostenuto le guerre in Iraq, in Kossovo,
in Afghanistan ed i cosidetti "interventi umaniari" in Somalia ed
in Albania. Comincio ad avere il sospetto che gli
Appelli della Tavola della Pace siano scritti con la
penna in una mano ed il manuale Cencelli nell'altra.
Buonanotte
Felice
p.s. propongo che i pullman del BSFper la Perugia -Assisi siano molto
colorati
( a pois verdi e arancioni) in modo da distinguerli anche a molti
kilometri di distanza da quelli tristissimi della Consulta che, si
vocifera,
avranno sul lunotto posteriore un mega poster della coppia
Corsini-Comini.
IL TERRORISMO DI STATO ISRAELIANO
di LEV GRINBERG*
Qual è la differenza tra il terrorismo di stato e atti terroristici di
singoli individui? Quando Arafat è stato messo sotto assedio nei suoi
uffici, è stato pressato a combattere il terrorismo. Il terrorismo di stato
israeliano è definito ufficialmente dagli americani come «autodifesa»,
mentre i kamikaze sono chiamati terroristi. La sola «piccola» differenza è
che l'aggressione di Israele è responsabilità diretta di Ariel Sharon,
Benjamin Ben Eliezer, Shimon Peres e Shaul Mofaz, mentre gli attentati
terroristici sono compiuti da individui disperati, spesso contro la volontà
di Arafat. Un'ora dopo che Arafat aveva proclamato la sua adesione al
cessate il fuoco e augurato agli ebrei una felice festa di pasqua, un
kamikaze si è fatto esplodere in un hotel di Netanya, uccidendo 22
innocenti che festeggiavano la pasqua ebraica. Arafat è stato considerato
responsabile di quell'azione, e quest'accusa è alla base dell'offensiva
militare israeliana in corso. Allo stesso tempo, la responsabilità di
Sharon per i crimini di guerra israeliani è ignorata. Chi dovrebbe essere
arrestato per l'uccisione mirata di almeno 100 palestinesi e per la morte
di più di 120 tra medici e infermieri palestinesi? Chi dovrebbe essere
condannato per aver ucciso più di 1.200 palestinesi e per la punizione
collettiva di oltre 3 milioni di civili negli ultimi 18 mesi? E chi
affronterà i tribunali internazionali per le colonie illegali nei Territori
occupati e per aver disapplicato le risoluzioni Onu per più di 35 anni?
Le bombe suicide che uccidono civili innocenti devono essere
inequivocabilmente condannate; ma sono atti non paragonabili al terrorismo
di stato. I primi sono atti di disperazione di gente che non vede futuro,
del tutto ignorata da un'opinione internazionale distorta e ingiusta. Gli
altri sono decisioni fredde e «razionali» di uno stato e di un apparato
militare di occupazione, ben equipaggiato, finanziato e spalleggiato
dall'unica superpotenza mondiale.
Nel dibattito pubblico, il terrorismo di stato e gli uomini-bomba non
sono in realtà considarati atti di terrorismo tra loro comparabili. Il
terrore di stato e i crimini di guerra perpetrati dal governo israeliano
sono legittimati come «autodifesa», mentre ad Arafat, persino ora che è
sotto assedio, si chiede di arrestare i «terroristi». Voglio chiedere: chi
arresterà Sharon, il diretto responsabile dell'ordine di uccidere i
palestinesi? Quando sarà definito anch'egli un terrorista? Per quanto tempo
il mondo ignorerà l'urlo palestinese che chiede solo libertà e
indipendenza? Quando smetterà di negare il fatto che lo scopo del governo
israeliano non è la «sicurezza» , ma l'occupazione e la sottomissione del
popolo palestinese?
Come israeliani all'opposizione, combattiamo contro il nostro governo, ma
il sostegno internazionale che riceve Sharon mette continuamente a rischio
la nostra lotta. Bisogna invertire l'intera opinione pubblica
internazionale, e le Nazioni unite devono dispiegare forze d'intervento per
fermare il sangue e bloccare il peggio che sta arrivando. Gli israeliani e
i palestinesi hanno un bisogno disperato di un mutamento di rotta
dell'opinione mondiale. Ne abbiamo bisogno, per salvare le nostre vite e
preservare la nostra speranza in un futuro migliore.
*Lev Grinberg è un sociologo israeliano, direttore dell'Humprey Istitute
per la ricerca sociale
all'università Ben Gurion.
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Magazzino 47
Via Industriale 10, Brescia
Tel. 030 45670
e-mail: urtobs(a)ecn.org http://www.bresciantagonista.org
CHIUSE A BRESCIA 17 AGENZIE DI LAVORO INTERINALE!
Nella notte alcuni attivisti e attiviste del C.S.A. Magazzino 47 hanno effettuato un'azione diretta, volta a colpire simbolicamente i luoghi dello sfruttamento del lavoro precario.Diciassette agenzie di lavoro interinale della citta' sono state sigillate, ostacolandone la riapertura nella mattina di oggi. Un'iniziativa analoga si e'…
[View More] svolta anche a Bergamo. A tarda mattinata diverse agenzie non avevano ancora aperto.Alle porte e alle vetrine delle agenzie e' stato affisso il volantino esplicativo che riportiamo di seguito.Chiudere i luoghi dello sfruttamento per aprire ai diritti per tutti e tutte !
Brescia, 30 aprile 2002.
C.S.A. Magazzino 47
1° MAGGIO 2002 LA FLESSIBILITA' NON CI HA PIEGATO:FACCIAMO LA FESTA AL PRECARIATO !Siamo precari, parasubordinati, interinali. Lavoriamo part-time, a termine, in apprendistato, in cooperativa, in subappalto. Siamo in affitto e a scadenza. Le imprese ci ingoiano, ci sfruttano, ci intimidiscono, sconvolgono i nostri affetti e i nostri tempi di vita, occupano le nostre menti e poi ci sputano via non appena si sente aria di recessione. Siamo la maggioranza di quelli che entrano nel mercato del lavoro. Ma non abbiamo voce e siamo invisibili. Il nostro futuro e' incerto, mettere su casa e' difficile: non ci danno garanzie, ma ce le chiedono sempre, per firmare il contratto d'affitto, per chiedere un mutuo o per aprire il conto in banca. Precario? Niente da fare.Vogliamo caratterizzare il 1° MAGGIO con un'azione diretta che colpisca i luoghi simbolo dello sfruttamento del lavoro non garantito. Mentre il libro bianco di Maroni sferra l'ennesimo attacco ai diritti di tutti i lavoratori e le lavoratrici, la nostra lotta non può limitarsi alla difesa dell'art. 18, che riguarda ormai una minima parte dei nuovi assunti, ma deve imporre con forza il tema delle tutele per i lavoratori non garantiti. Il diritto di ammalarsi, di andare in maternita', di godere di ferie, di scioperare, devono essere riconosciuti e resi effettivi per tutte le figure di lavoratori, tipiche o atipiche. e' necessario adeguare il sistema di tutele ai mutamenti in corso nel mondo del lavoro, così come e' necessaria la previsione di un reddito di cittadinanza, che diventi strumento di liberazione dallo sfruttamento del lavoro flessibile e precario.
C.S.A. Magazzino 47
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Car* amic*, desidero cancellarmi dalla mailing list del Brescia social forum.
Ho provato a entrare nel sito web, ma il pulsante "opzioni" (per modificare
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Grazie e ciao
Dante
rodrigo52(a)virgilio.it
Al mondo ci sono tanti docenti universitari tra cui Lev Grinberg.
Ah......dimenticavo: non ho mai capito come mai nel
Direttivo della Tavola della Pace ci siano organizzazioni che
hanno sostenuto le guerre in Iraq, in Kossovo,
in Afghanistan ed i cosidetti "interventi umaniari" in Somalia ed
in Albania. Comincio ad avere il sospetto che gli
Appelli della Tavola della Pace siano scritti con la
penna in una mano ed il manuale Cencelli nell'altra.
Buonanotte
Felice
p.s. …
[View More]propongo che i pullman del BSFper la Perugia -Assisi siano molto colorati
( a pois verdi e arancioni) in modo da distinguerli anche a molti
kilometri di distanza da quelli tristissimi della Consulta che, si vocifera,
avranno sul lunotto posteriore un mega poster della coppia
Corsini-Comini.
IL TERRORISMO DI STATO ISRAELIANO
di LEV GRINBERG*
Qual è la differenza tra il terrorismo di stato e atti terroristici di singoli individui? Quando Arafat è stato messo sotto assedio nei suoi uffici, è stato pressato a combattere il terrorismo. Il terrorismo di stato israeliano è definito ufficialmente dagli americani come «autodifesa», mentre i kamikaze sono chiamati terroristi. La sola «piccola» differenza è che l'aggressione di Israele è responsabilità diretta di Ariel Sharon, Benjamin Ben Eliezer, Shimon Peres e Shaul Mofaz, mentre gli attentati terroristici sono compiuti da individui disperati, spesso contro la volontà di Arafat. Un'ora dopo che Arafat aveva proclamato la sua adesione al cessate il fuoco e augurato agli ebrei una felice festa di pasqua, un kamikaze si è fatto esplodere in un hotel di Netanya, uccidendo 22 innocenti che festeggiavano la pasqua ebraica. Arafat è stato considerato responsabile di quell'azione, e quest'accusa è alla base dell'offensiva militare israeliana in corso. Allo stesso tempo, la responsabilità di Sharon per i crimini di guerra israeliani è ignorata. Chi dovrebbe essere arrestato per l'uccisione mirata di almeno 100 palestinesi e per la morte di più di 120 tra medici e infermieri palestinesi? Chi dovrebbe essere condannato per aver ucciso più di 1.200 palestinesi e per la punizione collettiva di oltre 3 milioni di civili negli ultimi 18 mesi? E chi affronterà i tribunali internazionali per le colonie illegali nei Territori occupati e per aver disapplicato le risoluzioni Onu per più di 35 anni?
Le bombe suicide che uccidono civili innocenti devono essere inequivocabilmente condannate; ma sono atti non paragonabili al terrorismo di stato. I primi sono atti di disperazione di gente che non vede futuro, del tutto ignorata da un'opinione internazionale distorta e ingiusta. Gli altri sono decisioni fredde e «razionali» di uno stato e di un apparato militare di occupazione, ben equipaggiato, finanziato e spalleggiato dall'unica superpotenza mondiale.
Nel dibattito pubblico, il terrorismo di stato e gli uomini-bomba non sono in realtà considarati atti di terrorismo tra loro comparabili. Il terrore di stato e i crimini di guerra perpetrati dal governo israeliano sono legittimati come «autodifesa», mentre ad Arafat, persino ora che è sotto assedio, si chiede di arrestare i «terroristi». Voglio chiedere: chi arresterà Sharon, il diretto responsabile dell'ordine di uccidere i palestinesi? Quando sarà definito anch'egli un terrorista? Per quanto tempo il mondo ignorerà l'urlo palestinese che chiede solo libertà e indipendenza? Quando smetterà di negare il fatto che lo scopo del governo israeliano non è la «sicurezza» , ma l'occupazione e la sottomissione del popolo palestinese?
Come israeliani all'opposizione, combattiamo contro il nostro governo, ma il sostegno internazionale che riceve Sharon mette continuamente a rischio la nostra lotta. Bisogna invertire l'intera opinione pubblica internazionale, e le Nazioni unite devono dispiegare forze d'intervento per fermare il sangue e bloccare il peggio che sta arrivando. Gli israeliani e i palestinesi hanno un bisogno disperato di un mutamento di rotta dell'opinione mondiale. Ne abbiamo bisogno, per salvare le nostre vite e preservare la nostra speranza in un futuro migliore.
*Lev Grinberg è un sociologo israeliano, direttore dell'Humprey Istitute per la ricerca sociale
all'università Ben Gurion.
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----- Original Message -----
From: <bsf-request(a)circolab.net>
To: <bsf(a)bresciasocialforum.org>
Sent: Monday, April 29, 2002 6:06 PM
Subject: Bsf digest, Vol 1 #199 - 9 msgs
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> 1. R: [Bsf] plenaria del 6 maggio (walter.federica(a)tiscalinet.it)
> 2. I: Perugia - Assisi per la Palestina (walter.federica(a)tiscalinet.it)
> 3. iniziative franciacorta social forum (Loda Roberto)
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> 8. Fw: [Bsf] I: Perugia - Assisi per la Palestina (Marco Bendinelli)
> 9. R: [Bsf] I: Perugia - Assisi per la Palestina (AGOSTINO ZANOTTI)
>
> --__--__--
>
> Message: 1
> From: <walter.federica(a)tiscalinet.it>
> To: <bsf(a)circolab.net>
> Subject: R: [Bsf] plenaria del 6 maggio
> Date: Sun, 28 Apr 2002 17:26:22 +0200
> Reply-To: bsf(a)bresciasocialforum.org
>
> credo si debba aggiungere anche uno spazio per idee sul finanziamento del
> bsf, io ne ho una ... ciao, Federica
>
> ----------
> Da: Marco Bendinelli <bendinelli.marco(a)libero.it>
> A: bsf(a)bresciasocialforum.org
> Oggetto: [Bsf] plenaria del 6 maggio
> Data: domenica 28 aprile 2002 11.58
>
> va bene che la plenaria sia gestita dal gruppo democrazia.
> Propongo il seguente ordine del giorno anche in base ad alcune mie
> precedenti e-mail
> - relazioni dei gruppi:
> - pace e solidarietà su quanto detto il 2 maggio
> - democrazia su iniziative per il 28 maggio
> - lavoro e immigrazione rilancio delle iniziative contro la legge
> bossi -fini
> - ambiente su prossime iniziative
>
> - valutazioni generali sulla campagna disarmiamo exa 2002
> relative a organizzazione interna e democrazia
>
> - relazione sulla riunione del coordinamento nazionale dei social forum
del
> 5 maggio
>
> - punto sulla situazione del gruppo di coordinamento e prossima
> convocazione
>
>
>
>
>
>
> --__--__--
>
> Message: 2
> From: <walter.federica(a)tiscalinet.it>
> To: "BSF" <bsf(a)bresciasocialforum.org>
> Date: Mon, 29 Apr 2002 07:14:30 +0200
> Subject: [Bsf] I: Perugia - Assisi per la Palestina
> Reply-To: bsf(a)bresciasocialforum.org
>
>
>
> ----------
> > Da: Felice Mometti <felmarg(a)tin.it>
> > A: walter.federica(a)tiscalinet.it
> > Oggetto: Perugia - Assisi per la Palestina
> > Data: domenica 28 aprile 2002 20.49
> >
> >
> >
> > Carissim*,
> >
> > crediamo sia più opportuno organizzare come BSF dei pullman
> > per la Perugia - Assisi del 12 Maggio , magari discutendone
> > il 2 maggio come propone Daniela, per alcune - tra le tante -ragioni che
> > riportiamo :
> >
> > - l'appello della Tavola della Pace ci sembra eccessivamente centrato
> > sulla richiesta di intervento istituzionale per la risoluzione del
> conflitto
> > in
> > Medioriente. Non una riga sulla funzione e la valorizzazione delle forme
> di
> > interposizione "civile" e solidale come invece è avvenuto, ed ancora
sta
> > avvenendo in Palestina.
> > Non c'è la proposta di appoggiare l'azione dal basso, che rappresenta
> > invece
> > un' assunzione di responsabilità diretta da parte di gruppi pacifisti,
> > comitati
> > di solidarietà ecc.
> > Ma questo sarebbe il meno. Ciò che non convince è una sorta
> > di "equidistanza", che attraversa tutto l'appello,
> > tra il Governo Israeliano ed il popolo palestinese.
> > Iniziare l'appello con " In questi due anni, israeliani e palestinesi
> > sono prigionieri di una terrificante spirale di odio e violenza" ci
> > sembra una forma di ipocrisia : in Palestina c'è una guerra
> > dichiarata dal Governo Israeliano al popolo palestinese che ha
> > delle cause, degli effetti e delle conseguenze.
> >
> > - ci riconosciamo nell'appello del Gruppo Nazionale Basta
> > Guerra dei SF, proprio perchè richiama i punti di cui sopra e
proponiamo
> > che il BSF aderisca.
> >
> >
> > -Il Perugia Social Forum sta organizzando la presenza dei Social Forum,
> > alla Marcia , durante il percorso ci
> > saranno momenti di caratterizzazione specifici, con musiche, mostre
> > ecc..(se andiamo con la Consulta sarà difficile partecipare a quello
> > spezzone di Marcia , per noi sarebbe importante invece che il BSF vi
> > partecipasse)
> >
> > - C'è il problema dei tempi ristretti per organizzare dei pullman : chi
> > condivide
> > l'appello dei Social Forum ed è sicur* di partecipare potrebbe
> > iniziare a mandare delle mail a bs.socialforum(a)libero.it , poi il
> > 2 Maggio si lancia l'iniziativa con comunicati, mediante la Radio ecc. e
> > si raccolgonoe confermano le iscrizioni.
> >
> > Comunque discutiamone sulla mailing-list anche prima della
> > riunione del 2 Maggio
> >
> > ciao a tutt*
> > Felice e Walter
> >
> >
> > Qui sotto c'è l'appello del gruppo Basta Guerra dei Social Forum
> >
> >
> >
> > PER LA PALESTINA
> >
> > Le parole non bastano di fronte alla guerra scatenata da Israele
> > contro il popolo palestinese con la rioccupazione e i bombardamenti
> > dei Territori autonomi; l'assedio e le minacce al presidente
> > Arafat; i rastrellamenti illegali; gli ospedali invasi ed evacuati
> > con le armi; i maltrattamenti, la traduzione in catene e le esecuzioni
> > a freddo dei prigionieri; i feriti lasciati morire dissanguati
> > impedendo i soccorsi; il vero e proprio massacro di Jenin. Il tutto in
> > violazione delle convenzioni internazionali.
> >
> >
> > A interporsi, nelle scorse settimane, fra i palestinesi e la furia
> > omicida dell'esercito d'Israele, che spara anche sui giornalisti e
> > li espelle per non avere scomodi testimoni, ci sono stati solo
> > pacifiste/i internazionali a mani alzate, a loro volta bersaglio di
> > soldati e cecchini israeliani.
> > Il governo Sharon è responsabile del sangue palestinese e del
> > sangue israeliano versati, perché la violenza, anche quella che
> > condanniamo dei kamikaze, è la conseguenza dell'allargamento
> > e rafforzamento dell'occupazione e non potrà aver fine senza il
> > ritiro dell'esercito e dei coloni israeliani dai Territori Occupati.
> > Lo ha detto il patriarca latino di Gerusalemme Michel Sabbah. Lo
> > ripetono i palestinesi e i pacifisti israeliani.
> > Solo la fine dell'occupazione, la nascita di uno Stato
> > Palestinese in Cisgiordania e Gaza con Gerusalemme Est
> > capitale, la giusta soluzione della questione dei rifugiati
> > palestinesi, possono aprire la strada ad una pace giusta in tutto
> > il medioriente.
> >
> > Questo è quello per cui ci siamo mobilitati, e per questo
> > crediamo vadano moltiplicate le iniziative
> > Facciamo appello a tutti i Social Forum per partecipare alla
> > Marcia straordinaria Perugia-Assisi del 12 maggio 2002, che
> > rappresenta un'occasione importante per manifestare la nostra
> > solidarietà alle donne e agli uomini di Palestina, alle pacifiste e
> > ai pacifisti israeliani e moltiplicare le pressioni sul governo
> > italiano e sull'Unione Europea perché Israele sia isolato anche
> > economicamente e costretto al ritiro, perché siano dati
> > protezione e sostegno al popolo palestinese riconoscendo
> > subito lo stato di Palestina con Gerusalemme est capitale, un
> > riconoscimento che dovrebbe venire anche dall'assemblea
> > dell'ONU.
> >
>
> --__--__--
>
> Message: 3
> From: Loda Roberto <roberto.loda(a)telecomitalia.it>
> To: bsf(a)bresciasocialforum.org
> Date: Mon, 29 Apr 2002 08:28:31 +0200
> Subject: [Bsf] iniziative franciacorta social forum
> Reply-To: bsf(a)bresciasocialforum.org
>
> Le vie del resistere
>
>
> Social Forum della Franciacorta e dell'Ovest bresciano
>
>
> organizza
> PARA NOSOTROS
> LA ALEGRE
> REBELDIA
>
> Testimonianze della resistenza zapatista
> in Chiapas
>
> Interverranno rappresentanti di Ya Basta Nord-Est
>
>
>
>
> Venerdì 10 maggio 2002
> Ore 20.30
>
> Salone Marchetti
> Via Ospedale vecchio, 4
> Chiari (BS)
>
>
>
> Con il patrocinio del comune di Chiari
>
>
>
>
> inoltre.......
>
>
> Social Forum
> Associazione
> della Franciacorta
> l'Altritalia
> e dell'Ovest bresciano
>
> Festa delle
>
> R... ESISTENZE
>
>
>
> Stands di resistenza alimentare, finanziaria, musicale, commerciale,
> psicoattiva, politica, sociale.
>
>
>
> Domenica 19 Maggio 2002
> (dalle ore 15)
>
> Parco comunale
> di Coccaglio -BS-
>
>
>
>
>
> Si ringrazia il Comune di Coccaglio per la collaborazione
>
>
>
>
>
>
> --__--__--
>
> Message: 4
> Date: Mon, 29 Apr 2002 11:56:23 +0200
> From: tho_da(a)libero.it
> To: bsf(a)circolab.net
> Subject: [Bsf] =?iso-8859-1?Q?plenaria?=
> Reply-To: bsf(a)bresciasocialforum.org
>
> Ciao,
> forse è colpa mia (deficit di comunicazione)ma lunedì 6 ci sarebbe la
> presentazione di un libro al m47. L'iniziativa era già stata spostata
> dal 2 al 6 per permettere lo svolgimento dell'assemblea di valutazione
> su disarmiamo exa. Ora purtroppo diventa difficile spostare i relatori
> per l'ennesima volta.
> proposta: facciamo la plenaria Giovedì 9 maggio?
> Osservazione: se si decide di teenre la plenaria lunedì diventa
> complesso farla al centro sociale, ma credo che sarebbe opportuno
> cambiare data.
> grazie e scusatemi se non ho posto prima il problema in mailing-list
> ciao
> thomas
>
> --__--__--
>
> Message: 5
> From: "Radio Onda d'Urto" <urtobs(a)ecn.org>
> To: <bsf(a)bresciasocialforum.org>
> Date: Mon, 29 Apr 2002 12:08:07 +0200
> Subject: [Bsf] MAYDAYPARADE
> Reply-To: bsf(a)bresciasocialforum.org
>
> This is a multi-part message in MIME format.
>
> ------=_NextPart_000_0005_01C1EF76.86222A90
> Content-Type: text/plain;
> charset="iso-8859-1"
> Content-Transfer-Encoding: quoted-printable
>
> MAY-DAY-PARADE-PRIMO MAGGIO DEL PRECARIATO SOCIALE
> ore 15.00 porta ticinese a Milano.
> M47 partecipa al corteo con un proprio carro dedicato al lavoro migrante
> L'appuntamento per partire da Brescia =E8 alle 12.30 dalla stazione =
> ferroviaria.
> Costo 5euri A/R,BUON DIVERTIMENTO bendi
>
> ------=_NextPart_000_0005_01C1EF76.86222A90
> Content-Type: text/html;
> charset="iso-8859-1"
> Content-Transfer-Encoding: quoted-printable
>
> <!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
> <HTML><HEAD>
> <META http-equiv=3DContent-Type content=3D"text/html; =
> charset=3Diso-8859-1">
> <META content=3D"MSHTML 6.00.2600.0" name=3DGENERATOR>
> <STYLE></STYLE>
> </HEAD>
> <BODY bgColor=3D#ffffff>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>MAY-DAY-PARADE-PRIMO MAGGIO DEL =
> PRECARIATO=20
> SOCIALE</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>ore 15.00 porta ticinese a =
> Milano.</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>M47 partecipa al corteo con un proprio =
> carro=20
> dedicato al lavoro migrante</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>L'appuntamento per partire da Brescia =
> =E8 alle 12.30=20
> dalla stazione ferroviaria.</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Costo 5euri A/R,BUON DIVERTIMENTO=20
> bendi</FONT></DIV></BODY></HTML>
>
> ------=_NextPart_000_0005_01C1EF76.86222A90--
>
>
> --__--__--
>
> Message: 6
> From: "Radio Onda d'Urto" <urtobs(a)ecn.org>
> To: <bsf(a)bresciasocialforum.org>
> Date: Mon, 29 Apr 2002 12:21:50 +0200
> Subject: [Bsf] festa radio
> Reply-To: bsf(a)bresciasocialforum.org
>
> This is a multi-part message in MIME format.
>
> ------=_NextPart_000_000E_01C1EF78.7052E7C0
> Content-Type: text/plain;
> charset="iso-8859-1"
> Content-Transfer-Encoding: quoted-printable
>
> dal 9 al 24 agosto si terr=E0 a BS l'11=B0 edizione della festa estiva =
> di radio onda d'urto.
> All'interno della riunione allargata del 17 aprile scorso dedicata alla =
> festa , su proposta di alcuni ,=20
> =E8 stata valutata la possibilit=E0 che il BsSF sia presente con un =
> proprio stand di autofinanziamento=20
> e comunicazione.
> Verificare all'interno di ogni gruppo se la cosa interessa ed eventuali =
> disponibilit=E0.
> Tenere presente che attivisti/e del m47 e radio sono impegnati nella =
> gestione di altri stand.
> buona settimana bendi..=20
>
> ------=_NextPart_000_000E_01C1EF78.7052E7C0
> Content-Type: text/html;
> charset="iso-8859-1"
> Content-Transfer-Encoding: quoted-printable
>
> <!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
> <HTML><HEAD>
> <META http-equiv=3DContent-Type content=3D"text/html; =
> charset=3Diso-8859-1">
> <META content=3D"MSHTML 6.00.2600.0" name=3DGENERATOR>
> <STYLE></STYLE>
> </HEAD>
> <BODY bgColor=3D#ffffff>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>dal 9 al 24 agosto si terr=E0 a BS =
> l'11=B0 edizione=20
> della festa estiva di radio onda d'urto.</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>All'interno della riunione allargata =
> del 17 aprile=20
> scorso dedicata alla festa , su proposta di alcuni , </FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>=E8 stata valutata la possibilit=E0 che =
> il BsSF sia=20
> presente con un proprio stand di autofinanziamento </FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>e comunicazione.</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Verificare all'interno di =
> ogni gruppo se la=20
> cosa interessa ed eventuali disponibilit=E0.</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Tenere presente che attivisti/e del m47 =
> e radio=20
> sono impegnati nella gestione di altri stand.</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>buona settimana=20
> bendi..</FONT> </DIV></BODY></HTML>
>
> ------=_NextPart_000_000E_01C1EF78.7052E7C0--
>
>
> --__--__--
>
> Message: 7
> From: "Marco Bendinelli" <bendinelli.marco(a)libero.it>
> To: <bsf(a)bresciasocialforum.org>
> Date: Mon, 29 Apr 2002 16:18:18 +0200
> Subject: [Bsf] PLENARIA
> Reply-To: bsf(a)bresciasocialforum.org
>
> Messaggio in formato MIME composto da più parti.
>
> ------=_NextPart_000_007F_01C1EF99.793907E0
> Content-Type: text/plain;
> charset="iso-8859-1"
> Content-Transfer-Encoding: quoted-printable
>
> A- Thomas sei perdonato!-per me va bene GIOVEDI 9=20
> sempre al magazzino, inizio alle 20.30
>
> La plenaria sar=E0 gestita dal gruppo Democrazia e Diritti
> e a questo punto l'ordine del giorno dovrebbe essere:
>
> b-relazione su incontro del 2 maggio, ore 20.30 Camera del Lavoro, =
> riunione allargata del gruppo Pace e solidariet=E0
> con i seguenti punti in discussione:
> - valutazioni politiche campagna 2002
> - struttura dell'osservatorio e campagna2003
> - partecipazione alla marcia Perugia-Assisi del 12 maggio sulla base del =
> documento del gruppo BastaGuerra =20
>
> c-valutazioni generali sulla campagna ...2002=20
> (democrazia interna , metodo del consenso..)
>
> Chiuso il discorso su EXA diventa operativo il metodo organizzativo che =
> ci siamo dati ( che per la campagna 2002 non ha funzionato vista la =
> contemporaneit=E0 degli eventi),
> quindi si prosegue:
>
> d- punto della situazione sul Coordinamento dei Portavoce
> e prossima sua convocazione ( ricordo a tutti/e che a giugno ci =
> sar=E0 la verifica)
> =20
> e- relazione su incontro del gruppo di continuit=E0 dei social forum =
> del 5 maggio (FAO, FORUM EUROPEO...)
>
> f- iniziative a carattere locale
> - gruppo democrazia e diritti st=E0 organizzando una settimana di =
> iniziative per il 28 maggio, in una mail precedente avevo inserito una =
> bozza del programma,
> ci troviamo domani alle 20.30 alla sala consiliare dei gruppi
> in Cors.S.Agata, la riunione =E8 aperta a tutti/e
> - rilancio dell'iniziativa contro la legge Bossi-Fini che torna in =
> discussione in Parlamento nei prossimi giorni
> -gruppo ambiente e consumo critico, se non ricordo male avevano in =
> ballo una manifestazione sulla questione del PCB
>
> Se data, luogo , ora di inizio e punti in discussione vanno bene =
> fatemelo sapere al pi=F9 presto , nei prossimi giorni saremo precisi =
> anche sul tempo da dedicare a ciascun punto...alla prossima bendi.=20
>
> ------=_NextPart_000_007F_01C1EF99.793907E0
> Content-Type: text/html;
> charset="iso-8859-1"
> Content-Transfer-Encoding: quoted-printable
>
> <!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
> <HTML><HEAD>
> <META http-equiv=3DContent-Type content=3D"text/html; =
> charset=3Diso-8859-1">
> <META content=3D"MSHTML 5.50.4134.100" name=3DGENERATOR>
> <STYLE></STYLE>
> </HEAD>
> <BODY bgColor=3D#ffffff>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>A- Thomas sei perdonato!-per me va bene =
> GIOVEDI 9=20
> </FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2> sempre al =
> magazzino,=20
> inizio alle 20.30</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2></FONT> </DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>La plenaria sar=E0 gestita dal gruppo =
> Democrazia e=20
> Diritti</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>e a questo punto l'ordine del giorno =
> dovrebbe=20
> essere:</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2></FONT> </DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>b-relazione su incontro del 2 maggio, =
> ore 20.30=20
> Camera del Lavoro, riunione allargata del gruppo Pace e=20
> solidariet=E0</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>con i seguenti punti in =
> discussione:</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>- valutazioni politiche campagna =
> 2002</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>- struttura dell'osservatorio e=20
> campagna2003</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>- partecipazione alla marcia =
> Perugia-Assisi del 12=20
> maggio sulla base del documento del gruppo=20
> BastaGuerra </FONT> </DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2></FONT> </DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>c-valutazioni generali sulla campagna =
> ...2002=20
> </FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>(democrazia interna , metodo del=20
> consenso..)</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2></FONT> </DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Chiuso il discorso su EXA diventa =
> operativo il=20
> metodo organizzativo che ci siamo dati ( che per la campagna 2002 non ha =
>
> funzionato vista la contemporaneit=E0 degli eventi),</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>quindi si prosegue:</FONT></DIV>
> <DIV> </DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>d- punto della situazione sul =
> Coordinamento dei=20
> Portavoce</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2> e prossima sua =
> convocazione (=20
> ricordo a tutti/e che a giugno ci sar=E0 la=20
> verifica)</FONT></DIV>
> <DIV> </DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>e- relazione su incontro del =
> gruppo di=20
> continuit=E0 dei social forum del 5 maggio (FAO, FORUM =
>
> EUROPEO...)</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2></FONT> </DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>f- iniziative a carattere =
> locale</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2> - gruppo democrazia e =
> diritti st=E0=20
> organizzando una settimana di iniziative per il 28 maggio, in una mail=20
> precedente avevo inserito una bozza del programma,</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>ci troviamo domani alle 20.30 alla sala =
> consiliare=20
> dei gruppi</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>in Cors.S.Agata, la riunione =E8 aperta =
> a=20
> tutti/e</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2> - rilancio dell'iniziativa =
> contro la legge=20
> Bossi-Fini che torna in discussione in Parlamento nei prossimi=20
> giorni</FONT></DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2> -gruppo ambiente e consumo =
> critico, se non=20
> ricordo male avevano in ballo una manifestazione sulla questione del=20
> PCB</FONT></DIV>
> <DIV> </DIV>
> <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Se data, luogo , ora di inizio e punti =
> in=20
> discussione vanno bene fatemelo sapere al pi=F9 presto , nei prossimi =
> giorni=20
> saremo precisi anche sul tempo da dedicare a ciascun punto...alla =
> prossima=20
> bendi.</FONT> </DIV></BODY></HTML>
>
> ------=_NextPart_000_007F_01C1EF99.793907E0--
>
>
> --__--__--
>
> Message: 8
> From: "Marco Bendinelli" <bendinelli.marco(a)libero.it>
> To: <bsf(a)bresciasocialforum.org>
> Subject: Fw: [Bsf] I: Perugia - Assisi per la Palestina
> Date: Mon, 29 Apr 2002 15:29:45 +0200
> Reply-To: bsf(a)bresciasocialforum.org
>
> Ribadisco: sono d'accordo con l'appello del gruppo BastaGuerra;
aggiungerei
> una parte relativa al boicottaggio dei prodotti israeliani e comincerei a
> pensare a qualche iniziativa di carattere locale
> ( es: i pompelmi Jaffa arrivano tutti in un grande magazzino alla
periferia
> di Verona, lì si potrebbe organizzare un "picheteros")...
> ----- Original Message -----
> From: <walter.federica(a)tiscalinet.it>
> To: "BSF" <bsf(a)bresciasocialforum.org>
> Sent: Monday, April 29, 2002 7:14 AM
> Subject: [Bsf] I: Perugia - Assisi per la Palestina
>
>
> >
> >
> > ----------
> > > Da: Felice Mometti <felmarg(a)tin.it>
> > > A: walter.federica(a)tiscalinet.it
> > > Oggetto: Perugia - Assisi per la Palestina
> > > Data: domenica 28 aprile 2002 20.49
> > >
> > >
> > >
> > > Carissim*,
> > >
> > > crediamo sia più opportuno organizzare come BSF dei pullman
> > > per la Perugia - Assisi del 12 Maggio , magari discutendone
> > > il 2 maggio come propone Daniela, per alcune - tra le tante -ragioni
che
> > > riportiamo :
> > >
> > > - l'appello della Tavola della Pace ci sembra eccessivamente centrato
> > > sulla richiesta di intervento istituzionale per la risoluzione del
> > conflitto
> > > in
> > > Medioriente. Non una riga sulla funzione e la valorizzazione delle
forme
> > di
> > > interposizione "civile" e solidale come invece è avvenuto, ed ancora
> sta
> > > avvenendo in Palestina.
> > > Non c'è la proposta di appoggiare l'azione dal basso, che
rappresenta
> > > invece
> > > un' assunzione di responsabilità diretta da parte di gruppi pacifisti,
> > > comitati
> > > di solidarietà ecc.
> > > Ma questo sarebbe il meno. Ciò che non convince è una sorta
> > > di "equidistanza", che attraversa tutto l'appello,
> > > tra il Governo Israeliano ed il popolo palestinese.
> > > Iniziare l'appello con " In questi due anni, israeliani e
palestinesi
> > > sono prigionieri di una terrificante spirale di odio e violenza" ci
> > > sembra una forma di ipocrisia : in Palestina c'è una guerra
> > > dichiarata dal Governo Israeliano al popolo palestinese che ha
> > > delle cause, degli effetti e delle conseguenze.
> > >
> > > - ci riconosciamo nell'appello del Gruppo Nazionale Basta
> > > Guerra dei SF, proprio perchè richiama i punti di cui sopra e
> proponiamo
> > > che il BSF aderisca.
> > >
> > >
> > > -Il Perugia Social Forum sta organizzando la presenza dei Social
Forum,
> > > alla Marcia , durante il percorso ci
> > > saranno momenti di caratterizzazione specifici, con musiche, mostre
> > > ecc..(se andiamo con la Consulta sarà difficile partecipare a quello
> > > spezzone di Marcia , per noi sarebbe importante invece che il BSF vi
> > > partecipasse)
> > >
> > > - C'è il problema dei tempi ristretti per organizzare dei pullman :
chi
> > > condivide
> > > l'appello dei Social Forum ed è sicur* di partecipare potrebbe
> > > iniziare a mandare delle mail a bs.socialforum(a)libero.it , poi il
> > > 2 Maggio si lancia l'iniziativa con comunicati, mediante la Radio ecc.
e
> > > si raccolgonoe confermano le iscrizioni.
> > >
> > > Comunque discutiamone sulla mailing-list anche prima della
> > > riunione del 2 Maggio
> > >
> > > ciao a tutt*
> > > Felice e Walter
> > >
> > >
> > > Qui sotto c'è l'appello del gruppo Basta Guerra dei Social Forum
> > >
> > >
> > >
> > > PER LA PALESTINA
> > >
> > > Le parole non bastano di fronte alla guerra scatenata da Israele
> > > contro il popolo palestinese con la rioccupazione e i bombardamenti
> > > dei Territori autonomi; l'assedio e le minacce al presidente
> > > Arafat; i rastrellamenti illegali; gli ospedali invasi ed evacuati
> > > con le armi; i maltrattamenti, la traduzione in catene e le esecuzioni
> > > a freddo dei prigionieri; i feriti lasciati morire dissanguati
> > > impedendo i soccorsi; il vero e proprio massacro di Jenin. Il tutto in
> > > violazione delle convenzioni internazionali.
> > >
> > >
> > > A interporsi, nelle scorse settimane, fra i palestinesi e la furia
> > > omicida dell'esercito d'Israele, che spara anche sui giornalisti e
> > > li espelle per non avere scomodi testimoni, ci sono stati solo
> > > pacifiste/i internazionali a mani alzate, a loro volta bersaglio di
> > > soldati e cecchini israeliani.
> > > Il governo Sharon è responsabile del sangue palestinese e del
> > > sangue israeliano versati, perché la violenza, anche quella che
> > > condanniamo dei kamikaze, è la conseguenza dell'allargamento
> > > e rafforzamento dell'occupazione e non potrà aver fine senza il
> > > ritiro dell'esercito e dei coloni israeliani dai Territori Occupati.
> > > Lo ha detto il patriarca latino di Gerusalemme Michel Sabbah. Lo
> > > ripetono i palestinesi e i pacifisti israeliani.
> > > Solo la fine dell'occupazione, la nascita di uno Stato
> > > Palestinese in Cisgiordania e Gaza con Gerusalemme Est
> > > capitale, la giusta soluzione della questione dei rifugiati
> > > palestinesi, possono aprire la strada ad una pace giusta in tutto
> > > il medioriente.
> > >
> > > Questo è quello per cui ci siamo mobilitati, e per questo
> > > crediamo vadano moltiplicate le iniziative
> > > Facciamo appello a tutti i Social Forum per partecipare alla
> > > Marcia straordinaria Perugia-Assisi del 12 maggio 2002, che
> > > rappresenta un'occasione importante per manifestare la nostra
> > > solidarietà alle donne e agli uomini di Palestina, alle pacifiste e
> > > ai pacifisti israeliani e moltiplicare le pressioni sul governo
> > > italiano e sull'Unione Europea perché Israele sia isolato anche
> > > economicamente e costretto al ritiro, perché siano dati
> > > protezione e sostegno al popolo palestinese riconoscendo
> > > subito lo stato di Palestina con Gerusalemme est capitale, un
> > > riconoscimento che dovrebbe venire anche dall'assemblea
> > > dell'ONU.
> > >
> > _______________________________________________
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> > Bsf(a)bresciasocialforum.org
> > http://www.bresciasocialforum.org/mailman/listinfo/bsf
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> Message: 9
> From: "AGOSTINO ZANOTTI" <agzanot(a)tin.it>
> To: <bsf(a)circolab.net>, "BSF" <bsf(a)bresciasocialforum.org>
> Subject: R: [Bsf] I: Perugia - Assisi per la Palestina
> Date: Mon, 29 Apr 2002 18:03:48 +0200
> Reply-To: bsf(a)bresciasocialforum.org
>
>
> A me vanno bene entrambi gli appelli.
>
> Che strando a me la frase " In questi due anni, israeliani e palestinesi
> sono prigionieri di una terrificante spirale di odio e violenza" non suona
> come un'equidistanza dai governi, ma come equidistanza dalle vittime.
>
> infatti l'appello della marcia poi afferma:
> Insieme al Segretario Generale dell'Onu chiediamo agli israeliani di
mettere
> fine all'illegale occupazione dei territori palestinesi, all'assedio e al
> bombardamento delle aree civili, agli assassini, all'inutile uso della
forza
> letale, alle demolizioni, agli arresti arbitrari e alle quotidiane
> umiliazioni dei palestinesi. Insieme al Segretario Generale dell'Onu
> chiediamo ai palestinesi di fermare tutti gli atti di terrorismo e gli
> attentati suicidi che colpiscono indiscriminatamente i civili e
allontanano
> ogni possibile soluzione del conflitto.
>
> A me sembra tra l'altro che l'appello della Marcia ricalchi in linea
> generale quanto indicato da Monique Chemillier-Gendreau ( docente
> all'università di Parigi ) su Le Monde Diplomatique di gennaio 2002 in cui
> affermava di:
> - dare rilievo all'ONU e all'Europa attraverso l'invio di una forza di
> interposizione
> - attivare sanzioni economiche
> - riconoscimento dello stato palestinese
>
> Mi sembra alquanto ridicola l'affermazione:
> durante il percorso ci saranno momenti di caratterizzazione specifici,
con
> musiche, mostre
> ecc..(se andiamo con la Consulta sarà difficile partecipare a quello
> spezzone di Marcia , per noi sarebbe importante invece che il BSF vi
> partecipasse)
> come può essere: se noi riusciamo a occupare un pulman intero ( 50 posti a
> 10euri l'uno ) riusciamo a cogliere un'opportunità; certo che se si vede
> questo come sporcarsi le mani con la Consulta è meglio dirlo prima ....
> facciamo i nostri due pulman, li dipingiamo con le scritte del Brescia
> Social Forum e ci vedono tutti.
>
> A parte le battute, la cosa fondamentale è andarci anche come BSF a
Perugia.
> Saluti
>
> Agostino
>
>
>
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